giovedì 8 ottobre 2015

Review: Unbreakable - Janet Jackson

I suoi fans hanno dovuto aspettare ben 7 anni prima di poter ascoltare di nuovo la sua voce, ma alla fine, l'undicesimo studio album di Janet Jackson è diventato realtà!
L'artista durante questi anni ha vissuto diverse esperienze, personali e professionali, sia dolorose che piacevoli, tra cui l'inaspettata morte del fratello Michael Jackson nel 2009 e il matrimonio con il magnate del Quatar Wissam Al Mana nel 2013. Progetti musicali erano in cantiere, infatti già dal 2009 iniziò a lavorare con Rodney Jerkins per poi abbandonare il progetto, ma è a Maggio del 2015 che Janet lanciò la bomba del suo comeback imbarcandosi in un world tour e rilasciando un nuovo album, alla cui realizzazione hanno partecipato Jimmy Jam e Terry Lewis.


Unbreakable: L'album si apre con il secondo singolo; una midtempo R'n'B senza tempo, nello stile classico della cantante, che si sviluppa come una lettera ai fans in cui Janet li ringrazia per la loro fedeltà e devozione nell'arco di tutto questo tempo. Una traccia piacevole che apre in modo elegante il disco. 8-
Burnitup! (feat. Missy Elliott): con questa seconda traccia ritroviamo la Janet uptempo, regina dei club che incita il DJ e sprona la folla a ballare come se nessuno stesse guardando. Vibe anni '90, influenze urban, sensualità accennata con i vocals, beat coinvolgente, forse non è allo stesso livello di tracce come Feedback e All Nite, ma la traccia ha comunque molto carisma. 8/9
Dammn Baby: midtempo che mischia un attuale trap bass a uno stile più vicino alla Janet anni '90, il tutto arricchito da un breakdown stile I Get Lonely. Sicuramente è una traccia interessante, ma manca di un quid in più che avrebbe fatto la differenza. 7.5
The Great Forever: uno degli highlights del disco. Midtempo che ricorda moltissimo Michael Jackson sia come produzione, che come vocals, specialmente nei versi in cui le due voci sono pressoché identiche, che come tema. Non mancano nella discografia del Re del Pop brani in cui si scagliava contr i media gridando la sua verità, Janet in questa canzone fa una cosa simile: Don't like seeing people happy, is it jealousy or personal? Cause I don't see why loving someone or what I do seem so radical to you" 8.5
Shoulda Known Better: altra splendida canzone che si apre come una ballad per poi esplodere con una base EDM nel chorus. Janet, nel corso della sua carriera, è sempre stata molto attenta ai problemi sociali, e anche in Unbreakable non manca questo tema. Un inno a svegliarsi, a non accettare scuse e a non tollerare abusi per creare un mondo migliore. 9
After You Fall: Prima ballad del disco. Stripped ballad caratterizzata solo da voce e pianoforte. Bel testo, molto toccante ed emozionante, reso ancora più significativo dalla bella interpretazione vocale di Janet. Forse a primo ascolto non rimarrà molto impressa, si può trovare anche noiosa a tratti, ma cresce molto con gli ascolti. 7/8
Broken Hearts Heal: Non poteva mancare un omaggio al fratello scomparso. Con questa piacevolissima midtempo, che ricorda ancora lo stile di Michael, Janet con una grandissima sensibilità, parla dell'infanzia passata insieme del dolore per la sua scomparsa, con la promessa di ritrovarsi nella prossima vita. Un toccante omaggio che dimostra il grandissimo e vero affetto che legava, e lega ancora, i due artisti. 7/8
Night: si riprende il ritmo con con questa uptempo house/disco, dalle influenze 70s/80s, tutta da ballare! Janet si trasforma nella regina del dancefloor. Brano piacevole, caratterizzato dai suoi breathy vocals, catchy, ma nonostante ciò molto elegante e di classe.  8
No Sleeep (feat. J Cole): Primo singolo estratto dall'album. Si tratta di una slow jam r'n'b in cui la produzione languida, il testo malizioso, e i breathy voclas di Janet creano un'atmosfera molto sensuale. Nella sua carriera Janet ha dimostrato di essere un vero asso in brani di questo genere, e No Sleeep non è un'eccezione. 8.5
Dream Maker/Euphoria: si apre idealmente la seconda parte del disco, quella un po' più "sperimentale".  midtempo r'n'b con influenze soul in cui Janet sogna di creare un mondo ideale senza gelosie, odio e abusi. Una produzione quasi onirica che ben si sposa al tema del brano. 7.5
2 Be Loved: un tema abbastanza usato nel mondo della musica, quello di vivere una storia necessità di fuochi d'artificio, o due dozzine di rose, ma solo l'amore! Una amore in cui uno completa l'altra e viceversa; il tutto accompagnato da una base prevalentemente pop. 7/8
Take Me Away: continua la parentesi fuori dallo stile r'n'b classico per Janet. Piacevolissima uptempo pop dalle influenze electro-rock che parla di scappare insieme al proprio amante in luoghi in cui l'amore non ha paure. 8-
Lesson Learned: anticipato dall'unico e bellissimo interlude (raro per un disco di Janet) del disco, Promise, questo brano è una ballad molto toccante e interpretata benissimo dai vocals dolci della cantante, che racconta la storia di una relazione in cui ci sono degli abusi. 7,5
Black Eagle: altra ballad molto profonda. Produzione molto soft che accompagna ancora una volta i breathy vocals classici della cantante. Il testo si apre in maniera abbastanza enigmatica per poi dare, sul finale, una splendida chiave di lettura: I'm singing this love song to show my support to the beautiful people who have been ignored. 8.5
Well Traveled: altra canzone lenta, abbastanza insolita per Janet, si tratta di una power ballad arena-rock, descritta come un brano sullo stile dei Bon Jovi. Arrivati a questo punto però, oltre a risultare un po' pesante, non riesce neanche a spiccare per carisma rispetto al resto dell'album. 6
Gon' B Alright: finale col botto! L'ultima traccia infatti è una frizzante uptempo psychadelic rock con influenze soul che richiama gli anni 60/70. Energica e divertente è il modo perfetto per chiudere l'album anche se come genere si discosta abbastanza rispetto il resto del disco. 8.5

In conclusione, Unbreakable è facilmente definibile come l'esempio di un comeback album ben riuscito. Janet non ha provato a realizzare qualcosa di innovativo sul piano musicale, ma ha riproposto, per la maggioranza del disco, cose già fatte e consolidate nella sua carriera, adattandole a questo periodo. Generalmente potrebbe essere vista come una mancanza di fantasia e artisticità, ma in realtà funziona, soprattutto perché sono passati 7 anni dall'ultimo album e con Unbreakable il pubblico può ritrovare facilmente il motivo per cui si innamorò di Janet Jackson in passato. 8-

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