domenica 25 ottobre 2015

Review: Confident - Demi Lovato

A distanza di due anni da DEMI, album che, nonostante qualche problema di promozione, è comunque riuscito ad ottenere un successo discreto, Demi Lovato torna con il suo quinto studio album e lo fa con un'immagine del tutto cambiata, più in forma, più sexy, più confident!
Prima dell'uscita del lead single, tramite un tweet, la cantante dichiarò di non essere mai stata così sicura riguardo ciò che è come artista e rispetto alla direzione musicale che più la rappresenta in questo momento.


Confident: il disco si apre con la title track, nonché il secondo singolo estratto. Si tratta di una uptempo, prodotta dall'hit maker Max Martin, dal sound potente e sexy, che ricorda un po' le produzioni di Timbaland di qualche anno fa. Lyrics forti che mostrano una Demi sicura di se e che sa cosa vuole. Ottimo brano per essere quello che dà il titolo all'album. 8.5
Cool For The Summer: Primo singolo estratto, anch'esso prodotto da Martin. Uptempo, dalle lyrics abbastanza sexy e maliziose, che è un sapiente mix tra electropop, dance e pop-rock, per cui un ottimo compromesso per introdurre al mondo una nuova Demi, ma senza stravolgere completamente ciò che è stata in passato. Il singolo è stato certificato platino in USA e ha raggiunto la #1 nella Billboard Dance Club Songs. 8.5
Old Ways: Midtempo dal sound molto interessante, un po' dark, in cui Demi, con fermezza, dice aver voltato pagina e in alcun modo ha intenzione di tornare alle vecchie abitudini perché ora sa ciò che vuole e lei è l'unica che può realizzare ciò. Bel brano e perfettamente in linea col tema generale dell'album. 8.5
For You: possiamo definirla come una sorta di ballad-dance: le lyrics, che parlano della fine di una relazione, e l'interpretazione sono molto da ballad, mentre la produzione è dance, potente e catchy. Ottimi vocals che mettono in risalto il grande talento della cantante. 7.5
Stone Cold: classica piano-driven ballad, caratterizzata da una stripped down production, in cui Demi dà sfoggio della sua grande abilità vocale, soprattutto sul finale in cui, nel momento di massimo pathos, raggiunge acuti notevolissimi. Il testo parla del dolore provato per un ex quando quest'ultimo supera la rottura ed è felice con un altra ragazza. Toccante! 8
Kingdom Come (feat. Iggy Azalea): prima delle due collaborazioni all'interno del disco ed è quella molto attesa con l'amica Iggy Azalea. Ci sono diversi lati positivi, come ad esempio il mood dark, le lyrics che parlano di una liaison, ma non in modo scontato, il fatto che la collaborazione tra le due sia molto calzante... Ma una pecca abbastanza importante è la base nel post-chorus tremendamente uguale a Black Widow di Iggy feat. Rita Ora. A questioni di gusti può essere piacevole o irritante, ma tuttavia è una collaborazione molto riuscita. 8+
Waiting For You (feat. Sirah): seconda e ultima collaborazione. Anche qui a dominare è un'atmosfera piuttosto cupa in cui Demi è una vera badass che è pronta a vendicarsi di qualcuno che le ha fatto un torto. Questa volta la collaborazione non è tra le migliori perché Sirah sembra scimmiottare troppo lo stile di Iggy Azalea. In ogni caso, bello il chorus che si sviluppa in un breve climax. Demi ha anche rilasciato un video promozionale per questo brano. 7/8
Wildfire: un brano piuttosto inedito per Demi; si tratta infatti di una sexy slow, prodotta dagli Stargate, dal testo sensuale e dalla produzione abbastanza languida. Uno dei brani migliori all'interno del disco, anche perché ben si sposa con l'immagine più sexy che la cantante ha mostrato dall'inizio di questa Era. 8.5
Lionheart: da un brano inedito, ad uno abbastanza scontato. Si tratta di una power ballad con influenze pop-rock che parla di amore. Sicuramente è un brano piacevole da ascoltare e il punto di forza sta nei potenti vocals di Demi, ma non rappresenta nulla di realmente nuovo. 7/8
Yes: sembrano due brani in uno: strofe dal carattere un po' cupo e lento, chorus movimentato e luminoso. Non c'è dubbio che il ritornello sia molto catchy, poteva trovare spazio anche nel precedente album, non ci sarebbe stata male. Molto piacevole. 8-
Father: Ultimo brano della standard edition che si chiude con una ballad dal forte carattere emotivo, dedicata a suo padre che è morto nel 2013 dopo una lunga malattia. Demi ha dichiarato che questa canzone l'ha aiutata ad affrontare la sua scomparsa, anche se tra i due è sempre esistito un rapporto piuttosto conflittuale, quasi di odio. Ovviamente il tema è molto personale e delicato, e per questo va dato atto a Demi di aver voluto condividere delle emozioni così pesanti, ma a livello di canzone pop, esistono altri brani, con la stessa tematica o simile, sviluppate meglio. 7/8
Stars: Prima canzone della Deluxe version. Il brano si apre in modo piuttosto aggressivo e potente, con uno stile del tutto estraneo a Demi, e in genere è una buona cosa che un'artista si cimenti in nuovi sound. Ma poi il ritornello si apre in una produzione electropop, molto catchy, avendo quasi un'influenza teen-pop che sembra abbia poco a che fare con i versi (un po' come già sentito con Yes). 7/8
Mr. Hughes: Sorpresa finale con l'ultima bonus track. Un mix tra lo stile retrò di Meghan Trainor e Amy Winehouse (quest'ultima soprattutto in alcuni passaggi vocali nelle strofe). Sicuramente un brano outsider considerando il resto del disco, ma ha un quid particolare per cui ha fatto bene Demi a inserirla come bonus track. 8-

Confident tutto sommato è un album ben riuscito e abbastanza coeso come sound. Il principale difetto è che la maggior parte del disco non incontra completamente l'immagine più sexy e provocante che Demi ha dato con gli utlimi photoshhot promozionali e i videoclip. Detto in altra parole, Demi Lovato, come Selena Gomez, ha deciso con quest'ultimo album di dare una svolta ad immagine e sound ma, mentre per la seconda questo cambiamento è avvenuto ad ogni livello, Demi ha rischiato un po' meno con la musica. I due singoli finora estratti rappresentano bene la "nuova Demi", ma la maggioranza delle altre canzoni, nonostante abbiano un atteggiamento più duro e confident, non risultano musicalmente troppo rivoluzionarie rispetto alla sua recente discografia. 8-

Nessun commento:

Posta un commento