sabato 26 aprile 2014

Beyoncè - Pretty Hurts

Se con il visual album omonimo, rilasciato a sorpresa alla fine dello scorso anno, Beyoncè è riuscita a fare il botto, vendendo moltissime copie e introducendo un nuovo modo di fare promozione, lo stesso non si può dire dei singoli, i quali hanno faticato a diventare delle hit (a parte Drunk In Love cantata col marito Jay-Z, ma dal successo abbastanza circoscritto al territorio statunitense).
Ora è tempo per la diva texana di schierare il quarto singolo ed è stata scelta Pretty Hurts.



Si tratta di una midtempo/ballad, il cui genere si avvicina più al pop rispetto ai precedenti singoli, maggiormente r'n'b e urban. Una delle canzoni più belle dell'album, non solo per la produzione, ma soprattutto per il testo (co-scritto da Sia) e il messaggio che lancia, perfettamente ricreato da un video in cui le immagini sono molto potenti e fanno riflettere.
Beyoncè condanna l'industria della bellezza che, con i suoi canoni e le sue regole, crea una serie di insicurezze nelle persone; e come canta Beyoncè nella canzone, "Perfection is a disease of a nation". Testo e video davvero toccanti e importanti, impreziositi da vocals emozionanti e potenti. 



Forse con questa produzione maggiorente pop, Beyoncè potrebbe la trovare la hit mondiale che finora è mancata, nonostante le elevate vendite dell'album.

giovedì 24 aprile 2014

Avril Lavigne - Hello Kitty

Inutile negare che l'ultimo sforzo discografico di Avril Lavigne non abbia ottenuto un gran successo, nonostante diverse canzoni dell'album meritino molta attenzione.
Un mercato, in cui si sono verificati dei buoni piazzamenti in classifica, è quello asiatico dove il secondo singolo Rock N Roll ha raggiunto la top5 in un paio di paesi, e anche l'album si è piazzato bene debuttando in prima posizione in Cina e in seconda posizione in Giappone.
Per questo, la cantante canadese ha deciso di premiare i paesi orientali con un singolo pubblicato solo in quell'area geografica e cioè Hello Kitty.



Si tratta di una uptempo elettronica con influenze dubstep (senza dubbio una novità e una "sperimentazione" per la Lavigne) dal ritmo e dal mood molto frizzante e che si avvicina al gusto musicale dell'Asia orientale. Il testo (con alcuni versi in giapponese) esprime, da un lato, la passione di Avril per Hello Kitty, ma nasconde anche qualche doppio senso sessuale.
Per attecchire ancor di più sul pubblico asiatico, la Lavigne ha realizzato un video molto colorato, ambientato presumibilmente in Giappone.



Sia canzone che video sono stati aspramente attaccati dalla critica per le più svariate ragioni, ma è da tener presente che la canzone rappresenta in ogni caso un esperimento nella discografia di Avril, e questo è comunque un punto a suo favore, inoltre è un singolo che si rivolge ad un determinato pubblico e per questo il video è stato confezionato in una certa maniera; infine è da lodare il fatto che Avril, nonostante gli scarsi risultati, abbia comunque voluto estrarre un quarto singolo e soddisfare una certa fetta di fans.

Pharrell Williams - Marilyn Monroe

Replicare il successo di Happy (che tutt'ora fatica a diminuire) è pressoché impossibile, ma Pharrell Williams cerca di provarci con il suo nuovo singolo estratto dal secondo album G I R L



Il brano si intitola Marilyn Monroe ed è una uptempo funk che unisce altri generi (R'n'B, pop), nel pieno stile del producer, arricchita da splendidi suoni di violino; molto piacevole l'intro costituito da un'instrumental orchestrale decisamente old style (molto simile a quello utilizzato da Justin Timberlake in Pusher Love Girl).
Nel testo ci sono diversi riferimenti ad icone femminili della storia, tra cui Marilyn, Giovanna D'Arco e Cleopatra, che però il cantante "rifiuta" perché vuole una "different girl".
Nel video troviamo Pharrell cantare in diverse ambientazioni, ma sempre circondato da bellissime ragazze che gli ballano intorno (molto belle le scene in cui la scenografia e gli abiti delle ballerine sono divisi in tre colori, con cui il regista ha giocato in fase di montaggio).
Che sia un altro tormentone targato Pharrell Williams?



Ricky Martin - Vida

Non ci saranno solo Pitbull e Jennifer Lopez come star internazionali all'interno della compilation realizzata per i mondiali di calcio in Brasile, ma anche il portoricano Ricky Martin.
Il cantante latino non è nuovo a questo genere di canzoni, infatti 16 anni fa un altro suo brano, La Copa De La Vida, fece da colonna sonora ai mondiali.
Il pezzo registrato per quelli che a breve cominceranno, si chiama Vida ed è una uptempo dalle sonorità latine, in particolar modo che richiamano la Samba, ballo nazionale brasiliano. La canzone è cantata sia in spagnolo che in inglese, il che dà un tono internazionale al brano, ma senza abbandonare le origini latine di Martin e l'atmosfera del Brasile.
Molto orecchiabile e piacevole da ascoltare, forse migliore rispetto a We Are One di Pitbull feat. Jennifer Lopez & Claudia Leitte.


giovedì 17 aprile 2014

TBT - Review: Bionic - Christina Aguilera

Era il 2010 quando Christina Aguilera rilasciò il suo sesto album di studio intitolato Bionic. Il disco fa seguito al grande successo ottenuto con Back To Basics e ad un importante evento nella vita personale dell'Aguilera: la nascita del suo primogenito Max.
A differenza del precedente album, il cui tema e sound erano riferiti agli anni '20, '30 e '40, per Bionic Christina vuole sperimentare, rinnovandosi sia nell'immagine che nella musica, e optando per qualcosa di elettronico e futuristico, senza però rinunciare a elementi organici per le ballad.
Per varie vicissitudini, l'album fu un flop, ma è considerato dai fans come uno dei migliori, se non il migliore, della sua carriera; a penalizzarlo, oltre ad alcuni attacchi da parte dei media e l'immagine di se decisamente provocante e spinta, è stato forse la tempistica sbagliata con il quale è uscito e una scelta dei singoli decisamente poco azzeccata.


Bionic: Apre il disco la title track e i presupposti di futurismo ci sono tutti. Vocals nelle strofe modificati a dare una sensazione di robotico e "spaziale", arricchita da echi che creano un'ottima atmosfera. Questo brano dà proprio l'imprinting di ciò che sarebbe il tema dell'album, per questo motivo sarebbe dovuto essere il lead single, presentando la nuova Xtina. 8/9
Not Myself Tonight: ultima canzone registrata, ma primo singolo estratto. La storia che sta dietro la canzone l'ha raccontata Christina stessa dicendo che durante le riprese di Burlesque era entrata talmente tanto nel personaggio da non sentirsi più stessa, e voleva ricreare questa sensazione in musica. Uptempo electro-pop, dagli interessantissimi suoni "tribali" nell'outro della canzone affiancati da sensuali ansimi dell'Aguilera. L'immagine estremamente provocante e fetish che la cantante ha adottato per il video (tributo a vecchie clip di Madonna), è senza dubbio stato un punto a suo sfavore. 8.5
WooHoo (feat. Nicki Minaj): Uptempo elettronica/hip hop/urban dal testo estremamente esplicito che parla di ricevere sesso orale. Nonostante il tema decisamente spinto, il brano ha da subito presentato un buon riscontro e potenziale, forse anche per la presenza della Minaj, in quel momento sulla cresta dell'onda del successo. In ogni caso un ottimo pezzo con un ottima produzione. 8.5
Elastic Love: Il brano più particolare e sperimentale dell'album. I vocals sono pesantemente modificati, ma si amalgamano alla perfezione con la base elettronica e "futuristica". Produzione davvero interessante creata da Switch e testo a cui ha collaborato M.I.A.. Forse non è tra le canzoni più catchy e quindi tra quelle che si ascoltano di più, ma ciò non toglie la grande qualità. 8/9
Desnudate: con questo brano si entra in una tripletta di pezzi tutti prodotti da Tricky Stewart. Uptempo elettronica dai beat pesanti con l'uso di sound latineggianti che richiamano sia il titolo che alcuni versi del testo. Lyrics anche qui molto esplicite e a sfondo sessuale. Estremamente coinvolgente e sensuale, una nuova Dirrty. 8/9
Glam: Introdotta dall'intro "Love & Glamour", questa mid/uptempo parla di fashion, glam e sentirsi sexy, motivo per il quale è stata anche accostata a Vogue di Madonna. I primi rumors riguardo il lead single indicavano proprio questo brano come possibile scelta, e forse, con un video meno spinto rispetto a Not Myself Tonight, c'erano buone possibilità di ricevere riscontri positivi. 8.5
Prima Donna: Uptempo electropop con influenze urban. Brano estremamente potente, tanto nella produzione quanto nel testo, che rappresenta una sorta di inno sulle donne forti (tema, quello del femminismo, molto caro e utilizzato dall'Aguilera). Sarebbe stato un ottimo singolo di chiusura dell'Era Bionic. 8.5
Sex For Breakfast: brano introdotto dall'intro "Morning Dessert". Si tratta di una slowjam prettamente R'n'B, caratterizzata da una bella base che mischia in modo armonioso molti elementi sia organici che elettronici; ricorda molto lo stile dell'album Stripped. Nonostante sia un buon pezzo e il tema sessuale sia abbastanza ricorrente in Bionic, lo stile si discosta troppo dal resto, rendendo questa canzone un outsider troppo marcato e per questo non riesce a convincere appieno nell'insieme dell'album. 8-
Lift Me Up: Scritta e prodotta da Linda Perry (colei che diede vita a Beautiful), questa ballad è una tra le migliori dell'album e della carriera di Christina. La produzione è perfettamente in linea con lo stile elettronico dell'album, mantenendo comunque elementi organici. Vocals a tratti potenti, a tratti delicati, le lyrics, con l'interpretazione magistrale di Christina, rendono il brano da brividi (in particolar modo il bridge) e molto emozionante. 9+
All I Need: Altra ballad, dai vocals molto dolci e una base molto soft e raffinata. Un brano senza dubbio piacevole, che richiama lo stile di alcune ballad di Back To Basics. Di certo non è un brano "da classifica", nel senso che è più "da salotto" in quanto è molto piacevole da ascoltare e crea una bella atmosfera, ma non ha grosse potenzialità commerciali. 7.5
I Am: Molto belli gli archi nell'intro che ricorrono per tutta la canzone. Anche qui una ballad molto raffinata e delicata, con una bella base che ha continui cambi di elementi (anche qualche lieve accenno elettronico in linea con l'album). I vocals sono perfettamente integrati con la base, nessun acuto urlato, ma solo note alte delicate. 7/8
You Lost Me: secondo e ultimo singolo estratto dall'album (rilasciato tra l'altro in estate, periodo poco fortunato per le ballad). La canzone è appunto una ballad anche questa molto raffinata, ma più radiofonia rispetto alle due precedenti. Produzione elegante e vocals che man mano che la canzone avanza, passano dall'essere soft e delicati a potenti e strong. L'interpretazione è sentita e molto emozionante. 8/9
I Hate Boys: si ritorna a ritmi più movimentati dopo una pausa durata 5 canzoni (forse un po' eccessivo come stacco). Uptempo elettropop molto cathy che entra facilmente in testa, ma abbastanza scontata come produzione, o almeno, non riesce a competere con le uptempo di apertura. 7.5
My Girls (feat. Peaches): uptempo molto interessate la cui produzione è stata affidata a Le Tigre. Non ci sono beat e bassi troppo potenti e questo rende la canzone molto piacevole ed in un certo modo elegante; i versi rap di Peaches non sono troppo invadenti, ma forse non erano necessari. Il tema principale è sempre quello del female empowerment. 8
Vanity: per quanto riguarda la base si può affermare che sia l'opposto della precedente: beat pesanti e sound più sporco e rude. Il testo è una sorta di auto-celebrazione in cui Christina si proclama la flyest bitch of them all. Simpatico il verso finale di suo figlio Max che alla domanda di Christina "Who owns the throne?" risponde "You do mommy!". 8+
Tra le Bonus Track spiccano senza dubbio Birds Of Prey, stupenda midtempo firmata dai Ladytron che è quasi una Frozen degli anni 2000, davvero stupenda; Bobblehead, un traccia interessante e strana, ma molto d'impatto, uptempo electropop/urban/hip hop assolutamente coinvolgente e martellante; e Stronger Than Ever, ballad rock che in effetti come stile rientrerebbe poco con il concept dell'album, ma che presenta un testo meraviglioso ed emozionante, reso perfettamente dall'interpretazione di Christina che nelle ballad dà sempre il meglio di se. 

In conclusione, Bionic è stato uno degli album più sottovalutati e bistrattati (insieme a Blackout di Britney Spaers) degli ultimi anni nel mondo del pop. Senza dubbio è stato un progetto coraggioso, specialmente nel sound, ma troppo penalizzato da scelte errate sia di singoli, che di immagine, che anche di tracklist (troppo impegnativo un blocco di 5 canzoni lente una di seguito all'altra). Solo ora Bionic viene apprezzato e se ne individua il vero potenziale, peccato che sia stato il primo passo del declino commerciale di Christina (che ci auguriamo di vedere ancora al top delle classifiche mondiali). Voto complessivo: 8.5

mercoledì 16 aprile 2014

Review: Talk Dirty - Jason Derulo

Se nel resto del mondo Tattoos, l'ultimo album di Jason Derulo, è stato pubblicato in versione integrale, negli Stati Uniti era uscito solo un EP contenente 5 tracce (The Other Side, Talk Dirty, Marry Me, Tattoo e Vertigo feat. Jordin Sparks).
Il successo travolgente del secondo singolo, Talk Dirty, è stato talmente contagioso che dall'Europa e dall'Australia è riuscito a sfondare anche i muri degli USA, motivo che ha spinto il cantante a registrare alcuni nuovi pezzi da inserire in una sorta di riedizione dell'album, esclusiva per il mercato a stelle e strisce, intitolata proprio Talk Dirty. Tra le tracce "vecchie" troviamo i 5 singoli estratti (The Other Side, Talk Dirty, Marry Me, Trumpets e Stupid Love) e altre due canzoni (il duetto con la fidanzata Jordin Sparks, Vertigo, e With The Lights On), la cui recensione si può trovare nella review di Tattoos.


Wiggle (feat. Snoop Dogg): primo singolo estratto da questa riedizione. Si tratta di una midtempo urban/hip hop dalla produzione molto particolare caratterizzata da sound molto ricercati e ipnotici. A dare un tocco in più ci pensano alcune strofe rappate di Snoop Dogg. Si può facilmente accostare questo brano a Talk Dirty, una sorta di sua evoluzione con un ritmo più lento. 8+
Bubblegum (feat. Tyga): anche qui il genere prevalente è urban. La produzione è affidata a Jim Beanz e a Timbaland che hanno creato una bellissima base piena di suoni che ricreano quelli delle bolle. Ottima collaborazione tra Jason e i producer, avrebbero potuto creare altri pezzi già in precedenza per Tattoos. 8
Kama Sutra (feat. Kid Ink): Sound maggiormente pop/dance, senza abbandonare comunque un tocco black. Forse non è stata sviluppata al meglio, la produzione e le lyrics sono piacevoli, ma la canzone nel suo insieme rimane sempre un po' piatta, non c'è un vero turning point o una sorta di esplosione. 7.5
Zipper: Altra midtempo urban dalla base estremamente ipnotica, e dalle lyrics molto esplicite ed erotiche, cantate con un tono molto sensuale. Molto piacevoli i versi cantanti da una voce femminile all'inizio del chorus che intonano "I Wanna Ride". 8

Appare molto evidente come questi quattro inediti siano stati concepiti per colpire in particolare il pubblico statunitense, da sempre il mercato numero 1 per la musica urban, e come si sia seguita la linea guida data dal singolo Talk Dirty (produzioni per nulla scontate, sound ricercati e testi abbastanza espliciti). 
Jason si è dimostrato ancora una volta un vero artista, per nulla schiavo di certi sound che avrebbero potuto dargli facile successo, e che si cimenta sempre in varie direzioni musicali (basti pensare all'estrema differenza che c'è tra i suoi tre album).

lunedì 14 aprile 2014

Inna - Cola Song

Arriva l'estate, arriva Inna. La stella della musica dance made in Romania ha pubblicato oggi il primo singolo, estratto dal suo nuovo album (ancora senza titolo), chiamato Cola Song.


La canzone è una travolgente uptempo dance, tutta da ballare, il cui titolo originale sarebbe dovuto essere Soy LatINNA; e infatti nella base si respira proprio il mood latino, creato anche da alcuni sound che ricordano molto quelli di We No Speak Americano. In aggiunta troviamo anche alcune strofe rappate da JBalvin che danno un piacevole stacco dal resto della canzone. Sappiamo che  Inna non è un'artista che ricerca l'innovazione, ma piuttosto pubblica canzoni allegre e dance che facciano da colonna sonora durante l'estate. E questa Cola Song centra assolutamente l'obiettivo, essendo catchy, coinvolgente e molto divertente.
Nel video troviamo la cantante ballare e ammiccare in splendide location, con provocanti e succinti abiti che risaltano tutta la sua sensualità.


Lana Del Rey - West Coast

Atteso comeback quello di Lana Del Rey, autentica rivelazione del 2012. 
La cantautrice americana tornerà con un nuovo progetto discografico a Maggio, dal titolo Ultra-Violence , e ad anticipare la release è stato scelto come primo singolo West Coast.


Si tratta di una midtempo nel puro stile della Del Rey: voce ovattata e soft, base non scontata e un po' retrò e atmosfera quasi surreale.
La produzione presenta diversi passaggi interessanti, ad esempio nell'uso della batteria, oppure i suoni elettronici verso la fine della canzone che sono talmente intensi da coprire quasi i vocals di Lana, ma che danno un tono quasi drammatico alla canzone.
Un ottimo comeback per Lana Del Rey che col primo singolo non ha rischiato con produzioni troppo diverse rispetto a ciò a cui ci aveva abituati.


venerdì 11 aprile 2014

Enrique Iglesias - Bailando feat. Gente de Zona and Descemer Bueno

Sembra proprio che Enrique non riesca a trovare una hit dal suo ultimo studio album SEX+LOVE. Dopo la release di svariati singoli, di cui solo quelli cantati in spagnolo hanno ottenuto risultati rilevanti, prevalentemente nei mercati latini e nella Billboard Hot Latin Songs, Iglesias ha deciso di puntare su un altro brano cantato nella sua lingua madre.



Il brano è una piacevole uptempo dal ritmo latin pop con alcuni elementi raggaeton (genere tipico del gruppo Gente de Zona, di origini cubane). Il sound latino e la lingua spagnola rendono questo brano una perfetta colonna sonora per i primi balli sulla spiaggia e per la stagione estiva alle porte. 
Di questo brano sono state registrate diverse versioni per raggiungere un pubblico più vasto rispetto a quello latino, tra cui la versione Inglese con Sean Paul.
Le premesse, per un buon riscontro in classifica, non sembrano essere tra le migliori considerando i risultati poco confortanti dei passati singoli, ma Enrique pare non voglia arrendersi. Che sia Bailando la hit tanto cercata?











giovedì 10 aprile 2014

TBT - Review: Brave - Jennifer Lopez

Siamo nel 2007, più precisamente il 4 Ottobre, quando esce il sesto studio album di Jennifer Lopez, intitolato Brave. Questo disco fa da successore a Como Ama Una Mujer, album cantato in spagnolo e prodotto con l'aiuto dell'allora marito Marc Anthony, le canzoni sono prevalentemente ballad in cui Jennifer mostra finalmente il suo valore come cantante, e non solo come entertainer. 
Prima dell'uscita di Brave, la Lopez dichiarò che ci sarebbe stato un ritorno a un tipo di musica più ballabile, in cui avrebbe mischiato dance, funk, r'n'b e hip hop, e possiamo dire che le attese non sono state affatto deluse.
Questo disco è considerato da molti fans come uno dei migliori della sua carriera, con produzioni davvero ottime che in qualche modo hanno fatto fare il salto di qualità a Jennifer; ma a dispetto dell'indiscussa qualità, l'album non ha ricevuto un'accoglienza calorosa ne in classifica ne da parte di alcuni critici. Brave è il primo album della Lopez a non raggiungere la top10 nella Billboard 200 e, al 2013, ha venduto solo 650.000 copie.


Stay Together: L'album si apre in maniera ottima! Uptempo che presenta una bellissima produzione, arricchita da sound e vocals coinvolgenti. Il sound generale mischia in modo perfetto dance e funk, creando un'ottima traccia che attualizza molto bene il mood 80s. 8.5

Forever: Produzione eccellente affidata a Hit-Boy, che ha creato una midtempo davvero ottima. Il genere predominante è l'r'n'b, con delle meravigliose incursioni di suoni esotici, orientali, che creano un'atmosfera quasi mistica e ipnotica. Può essere considerata facilmente come una delle migliori del disco. 8/9
Hold It Don't Drop It: Secondo singolo estratto. Uptempo dance/funk potente, coinvolgente e molto catchy. Purtroppo il singolo non ha ottenuto buoni risultati, ma questo brano è uno dei migliori dell'intera carriera della Lopez. I vocals, soprattutto nel finale, sono molto strong e donano alla canzone la classica ciliegina sulla torta. 9.5
Do It Well: Primo singolo estratto. Uptempo dal sound hip-hop/dance, prodotta da Ryan Tedder. Ottimo brano che mostra una Jennifer dura e forte, a partire dalla base che presenta anche suoni di sirene, i quali danno un tocco più urban, fino arrivare alle lyrics definite dai critici come "sassy" 8.5
Gotta Be There: produzione particolare che richiama un sound r'n'b/dance, tipico degli anni 70-80. Ottima prestazione vocale di Jenny che le fa prendere sicuramente più punti, tuttavia è la prima di un paio di canzoni un po' più deboli che si susseguiranno. La pecca di questa canzone è il sovrapporsi di troppi elementi che creano una discreta confusione. 7
Never Gonna Give Up: Molto bello e particolare l'intro e tutta la prima metà della canzone caratterizzata solo da strumenti ad arco. Dopo il primo ritornello il brano si accende con una base classica r'n'b, il testo parla di non rinunciare mai all'amore, anche se purtroppo alcune storie finiscono. Piacevole ma risulta abbastanza pesante e trascinata. 6.5
Miles In These Shoes: Forse la produzione più particolare del disco, ha un mood molto dark e misterioso. E' una di quelle canzoni che rapisce e ammalia anche nel caso non convinca al 100%. Molto bello il testo che esprime forza e convinzione, qualità che Jennifer ha sempre dimostrato di avere in tutta la sua carriera, anche quando, come canta in questo brano, ridevano di lei alle sue spalle o dicevano che non ce l'avrebbe mai fatta. 9+
The Way It Is: Torniamo ad un'atmosfera più luminosa e divertente. Uptempo frizzante in cui sono mischiati diversi di generi (pop, funk, dance), canzone molto molto catchy e simpatica, è impossibile non battere i piedi. 7/8
Be Mine: Tipico brano r'n'b old school. Una midtempo dal gusto un po retrò, che sinceramente non brilla moltissimo, anche perchè risulta abbastanza piatta e troppo uguale a se stessa. Classico esempio di filler. 6
I Need Love: Un incrocio ideale tra gli ultimi due brani: da The Way It Is prende un ritmo movimentato e un piglio catchy, da Be Mine prende la sensazione di canzone piatta e troppo uguale a se stessa. Senza infamia e senza lode. 6.5
Wrong When You're Gone: ballad che si apre con piano e archi. Come genere si può definire pop'n'b. Toccante, delicata, raffinata, emozionante; Jennifer interpreta benissimo il testo di questa canzone che parla di una lite e un conseguente abbandono da parte della persona amata. Davvero splendida, un piccolo gioiellino. 9-
Brave: Midtempo alla cui produzione troviamo Bloodshy&Avant. Ottimo brano, la base è molto curata con sound raffinati, anche se il punto forte è il testo. Brano delicato, non ci sono virtuosismi ne alla produzione ne nei vocals, e questo rende la canzone ancora più sentita e profonda. 9+

Frozen Moments: Bonus track per lo store iTunes e viene da chiedere: perché bonus track? La produzione è eccelsa, dark, ipnotica, con pochi elementi ma che catturano l'attenzione, i vocals si mantengono soffusi, spesso accompagnati da echi, che creano ancora più atmosfera. 9.5

Per concludere, Brave senza dubbio è l'album di Jennifer Lopez in cui si trovano alcune tra le migliori canzoni della sua carriera, anche perché le produzioni sono davvero ben fatte e nella maggior parte dei casi per niente banali. L'inizio è dei migliori, si perde un po' nella parte centrale (Miles In these Shoes escluso) per poi chiudere con due splendidi brani. A dispetto delle critiche negative e dello scarso successo commerciale, si può dire che questo è stato un periodo decisamente ispirato per la cantante latina, la quale ha poi recuperato il terreno perso con LOVE?, album che le ha regalato la hit mondiale On The Floor.
Forse non è l'album più conosciuto di Jennifer, ma un ascolto lo merita assolutamente, in attesa di sentire il nuovo album in cantiere, che dovrebbe uscire entro l'anno. 8

venerdì 4 aprile 2014

Samantha Jade - UP!

In attesa di pubblicare il suo secondo album, Samantha Jade, vincitrice dell'edizione 2012 di X Factor Australia, ha già rilasciato due singoli: Firestarter (uptempo dance, dai beat pesanti) e Soldier (ballad/midtempo elettronica con influenze dubstep).



Con l'arrivo dell'estate, la cantante australiana ha deciso di rilasciare un terzo singolo intitolato UP!. La canzone è una uptempo dance (dal sound tipicamente euro-dance)  molto allegra e movimentata che fa subito venire voglia di party in spiaggia. Molto bello l'intro, soft caratterizzato dai violini, che viene presto sostituito da beat più incalzanti fino all'esplosione del ritornello; nella parte finale, Samantha arricchisce il brano con una serie di bellissimi acuti che mettono in risalto il suo talento vocale.
Chiaramente alle nostre latitudini sarà praticamente impossibile che si riesca a sentire, ma il bello di internet è il poter far conoscere artisti poco conosciuti!


Kylie Minogue - I Was Gonna Cancel

Declassato Sexercize come promo single, Kylie Minogue, per la promozione del suo nuovo album, ha deciso di puntare su I Was Gonna Cancel.



Come detto nella recensione dell'album, questa canzone è stata prodotta da Pharrell, da mesi sulla cresta dell'onda con la hit mondiale Happy, il quale ha creato anche recenti successi come Blurred Lines. Kylie in moltissime interviste ha parlato di questa collaborazione, segno che comunque la volontà di far conoscere il brano è molto forte, e inoltre c'è la speranza che l'hit maker riesca a fare miracoli anche sulla fatina del pop.
Il brano è una uptempo pop-funk, dal testo che infonde fiducia e incoraggiamento, in cui lo stile di Pharrell si riconosce dalle primissime note, forse anche troppo, in quanto simile ad alcune sue produzioni del passato; tuttavia il ritmo frizzante, il fatto che rappresenti un'esperimento piuttosto importante nella discografia della Minogue e questo sound che pare essere molto apprezzato nelle classifiche mondiali, sembrano un'ottima carta da giocare per risollevare le sorti di Kiss Me Once. La speranza è che venga pubblicato un video d'impatto che aiuti anche la canzone.




Katy Perry - Birthday

La Prism Era si sta dimostrando un vero e proprio successo. Partita in modo ottimale con Roar, successo mondiale che ha raggiunto la vetta di molte classifiche, tra cui la Billboard Hot 100, e le ha regalato negli Stati Uniti la maggiore digital song sales week della sua carriera; è seguito Unconditionally che, nonostante la performance commerciale al di sotto delle aspettative, è una delle ballad più belle che Katy abbia mai fatto con un video dall'incredibile impatto visivo; e infine Dark Horse, inizialmente estratto come promo single, ma poi promosso a terzo singolo ufficiale, che ha raggiunto la #1 nella Billboard Hot 100, rimanendovi per 4 settimane consecutive.
A questo punto è tempo di pensare al quarto singolo e la scelta è ricaduta su Birthday.

Si tratta di una uptempo frizzante e divertente, ma che nasconde una certa malizia nel testo. Sicuramente un'ottima scelta, considerando anche che il sound dance anni '80 sta diventando molto più apprezzato rispetto ai beat pesanti della dance elettronica che hanno caratterizzato l'ultimo paio di anni, inoltre il ritmo così fresco e allegro è perfetto per la bella stagione ormai alle porte.
Nel video troviamo Katy interpretare vari personaggi e imbucarsi ad alcune feste di compleanno, creando scompiglio tra gli invitati. Forse ci si sarebbe aspettato altro, ma è innegabile l'incredibile simpatia e divertimento di questa clip.





giovedì 3 aprile 2014

TBT - Review: Circus - Britney Spears

In assenza di notizie (e nella speranza di ricordarlo ogni settimana), inauguro il Throwback Thursday: ogni giovedì verrà pubblicata una recensione di un album uscito qualche anno fa.
Il primo ad essere recensito è Circus, sesto studio album di Britney Spears, pubblicato del 2008. Questo disco uscì dopo uno dei capolavori della discografia della Spears e cioè Blackout, il quale però non ottenne il successo meritato, anche a causa dei problemi personali della cantante che l'hanno impossibilitata a fare promozione e le hanno causato una pubblicità negativa. Circus nasce quindi con il compito di risollevare la carriera di Britney e farla ritornare agli sfarzi di un tempo e sicuramente c'è riuscito considerando che ha debuttato al top nella Billboard 200 con 505.000 copie vendute, rimanendo in top10 per 9 settimane, e regalando a Britney una delle sue maggiori hit: Womanizer. 
Dopo il mood dark e urban di Blackout, con Circus c'è un ritorno al pop fresco e luminoso, ma non mancano delle piacevoli sorprese .


Womanizer: il disco si apre col primo singolo che ha regalato a Britney la sua prima #1 nella Billboard Hot 100 da ...Baby One More Time. Si tratta di una uptempo electropop incalzante, dal ritmo serrato e dal ritornello estremamente catchy. Il testo può essere visto come un inno per le donne che sono state prese in giro dal proprio compagno. Comeback single perfetto, traccia nel pieno stile Britney, ma comunque non così particolare come sound. 8+
Circus: secondo singolo e title track, la cui produzione è stata affidata a Dr.Luke e Benny Blanco. Una delle tracce migliori del disco, se non proprio della carriera di Britney. Il testo è una metafora che descrive molto bene la vita della cantante, fatta di alti e bassi, di continuo movimento e di ciò che rappresenta per il mondo. La base è fantastica, ci sono continui cambi di ritmo tra strofe/pre-chorus/chorus con suoni particolari e ipnotici. 8/9
Out From Under: prima ballad del disco (l'ultima risaliva al 2005 con Someday (I Will Understand)). Il brano in realtà è una cover, ma Britney riesce sempre molto bene a fare sue le canzoni di altri. Il modo di cantare soffiato, l'atmosfera soft, e il testo che parla di una separazione (alludendo al divorzio con Kevin Federline), rendono questo pezzo molto emozionante e coinvolgente. 8-
Kill The Lights: un ritorno a Blackout con questo pezzo prodotto da Danja (genio dietro a molte produzioni del precedente album). Stile dark e urban, il producer aveva affermato che la canzone avrebbe avuto un mood cinematografico. Le attese erano altissime, ma forse non sono state completamente rispettate; è un ottimo brano che parla del rapporto della Spears con i paparazzi (tema già affrontato in Piece Of Me), ma è risultato inferiore rispetto a quelli che Danja aveva confezionato in passato. 7/8
Shattered Glass: torniamo allo stile electropop leggero. Ottima canzone, caratterizzata da strofe serrate e beat pesanti e da un chorus più lento e melodico; il testo parla di tradimento e mostra una Britney forte e arrabbiata, anche vocalmente, seppur con l'intervento dell'auto-tune. Le potenzialità da singolo c'erano tutte, anche perché, nella settimana di release dell'album, la canzone aveva debuttato alla #70 della Billboard Hot 100. 8+
If U Seek Amy: terzo singolo estratto e brano dallo stile decisamente pop. Ci furono varie controversie in quanto, così com'è scritto, il chorus non avrebbe molto senso, e infatti è un abile mascheramento dello spelling di "FUCK ME"; geniale! Non si può dire che sia un brano innovativo, ma il gioco di parole, la ricerca di Amy, e il mood pop leggero, lo rendono molto coinvolgente e apprezzabile. 8
Unusual You: uno dei brani più amati dai fans di Britney. Midtempo/ballad la cui produzione è affidata a quei geni di Bloodshy&Avant, atmosfera dark e misteriosa per un testo dolce e romantico. La voce di Britney risulta molto modificata, ma aiuta a rafforzare l'atmosfera della base. 9
Blur: brano che ha diviso il fanbase: chi la trova un capolavoro e chi non la sopporta proprio. Anche qui la produzione è di Danja, e dopo Blackout le aspettative altissime hanno forse fatto storcere troppo il naso una volta ascoltata la canzone, tuttavia presenta alcuni momenti interessanti e particolari. 7.5
Mmm Papi: grosso scivolone, potremmo chiamarla così questa canzone. Uptempo energica e molto estiva, rimanda subito a spiagge californiane piene di surfisti, ma in ogni caso risulta essere il brano più debole del disco. Forse il fatto di essere eccessivamente teen (per non dire un pochino stupida), forse il titolo che già non incoraggia molto, sta di fatto che si poteva attingere dalle bonus track per riempire questa posizione. 6=
Mannequin: capolavoro dell'album. Forse non a tutti potrebbe piacere al primo ascolto, ma è indubbia l'incredibile produzione. Anche qui la voce è molto modificata, ma rende benissimo; è una delle tracce più sperimentali del disco. Dark, con bassi potenti e un breakdown assolutamente fantastico (dove i fans di vecchia data ci vedrebbero benissimo una coreografia iconica come nel passato). 9.5
Lace And Leather: torniamo ad atmosfere più luminose con questo brano pop che mostra una Britney sexy e pronta a fare un sensuale show al suo compagno abbigliata di pizzo e pelle. Maliziosa e sensuale, ma dalla produzione molto catchy e frizzante. L'assolo di chitarra elettrica nel middle8 aumenta il tono sexy della canzone, e dell'immagine che richiama. 7.5
My Baby: seconda vera ballad del disco, dedicata ai figli, costituita da pochi elementi: chitarra, piano e voce, i vocals di Britney sono soft, praticamente tutto in falsetto. Seppur molto dolce e decisamente molto sentita dalla Spears, anche qui si poteva occupare meglio questo posto nella tracklist, in quanto la traccia è molto debole e mancando dei veri turning point, risulta abbastanza noiosa. 5/6
Radar: prima bonus track (ce ne saranno diverse, sparse in varie edizioni dell'album). Questo brano in origine è contenuto in Blackout, era stato previsto il rilascio come singolo dal quell'album, ma all'epoca Britney era già in fase di registrazione per Circus, così è stata inserita qui con lo scopo di essere pubblicata. Uptempo frizzante, fresca, dalla produzione davvero ben fatta (Bloodshy&Avant), una traccia electropop che si può definire perfetta. 8.5
Rock Me In: Uptempo elettronica con atmosfere rock. Molto carina e soprattutto sono in molti a sperare in una svolta rock di Britney per almeno un album, ma effettivamente in Circus avrebbe un po stonato, per cui giusta bonus track. 7/8
Phonography: Altra traccia che può essere considerata come una delle migliori dell'album e della sua carriera. Atmosfera e vocals molto sensuali, quasi a ricreare una Breathe On Me 2.0. Midtempo prodotta da Bloodshy&Avant che, neanche a dirlo, hanno creato un altro gioiellino per Britney. Meritava un posto nella standard edition. 9+
Amnesia: brano presente nella versione Uk e Giapponese del disco. Uptempo pop frizzante e divertente nelle lyrics, la produzione, pur non essendo molto particolare, presenta un lieve accenno rock che rende il brano molto piacevole. 7.5
Quicksand: Midtempo/Uptempo prodotta da Fernando Garibay e scritta da Lady Gaga. Non si capisce bene la sua collocazione solo come bonus nello store iTunes europeo... Una collaborazione tra la principessa del pop e la (allora) nuova stella nascente, era sicuramente un colpaccio da meritare trattamenti migliori, anche perché la canzone è molto bella, lo stile, è vero, ricorda molto quello di The Fame, ma Britney riesce comunque a non sembrare una copia di Gaga. Tra l'altro, pur conoscendo le non eccelse doti vocali di Britney, qui troviamo dei vocals davvero molto molto belli e per nulla piatti. 8/9
Trouble: piacevole midtempo dall'ottima produzione. Le strofe sono molto serrate, quasi una specie di rap. Per essere è un'ottima canzone, ma è stata relegata a bonus per il pre-order su iTunes e sullo store Amazon francese. davvero peccato. 7/8
Rock Boy: altro tentativo di introdurre uno stile rock, ma in questo caso fallito in pieno. La canzone prende poco e non è ben confezionata. Usata come bonus solo nel mercato messicano; in questo caso, meno male. 5

Per concludere, spesso Circus viene un po bistrattato in quanto poco omogeneo o con canzoncine fatte solo per scalare le classifiche, senza produzioni eccelse o altri commenti del genere. Sicuramente il confronto con Blackout non regge, a produzioni Circus è inferiore, ma contiene comunque ottimi brani e produzioni particolari degne di nota (Circus, Mannequin, Unusual You, Phonography) e brani pop perfetti per ciò che sono (Womanizer, Shattered Glass, If U Seek Amy). Per cui è vero che è stato un album per far rifiorire la carriera della Spears, ma è altrettanto vero, che la qualità nei suoi album non manca mai, neanche se gli scopi sono prettamente commerciali. 8+