sabato 30 gennaio 2016

Review: ANTI - Rihanna

A distanza da 4 anni da Unapologetic, periodo enorme considerato che ogni anno usciva un nuovo album o una re-release, Rihanna pubblica il suo ottavo disco. Attesissimo da tutti, ci si aspettava una release nel 2014 a seguito della pubblicazione di tre singoli, FourFiveSeconds, American Oxygen e Bitch Better Have My Money, in quali non sono neanche stati inseriti nella tracklist finale dell'album. E una prima spiegazione si può dare di getto dopo il primo ascolto di ANTI: quei tre singoli risultano fin troppo commerciali e affini al suo sound precedente rispetto al resto del materiale registrato. 
ANTI, come ha spiegato Rihanna stessa, è una persona opposta ad una particolare politica, attività o idea e appunto il disco risulta poco commerciale e poco conforme a ciò che il panorama mainstrem offre. La volontà è stata quindi quella di voler proporre qualcosa di sperimentale e non convenzionale, ma sarà riuscita a renderla anche piacevole e godibile?


Consideration (feat. SZA): Una sorta di intro (dalla durata di 2:41) in cui Rihanna fa una considerazione sulla sua carriera e le case discografiche ed espone il concept dell'album, cioè essere accreditata come una vera artista e non semplicemente una entertainer. Produzione spoglia caratterizzata principalmente dal beat che ne dà il tempo. 7-
James Joint: anche se non dichiarato come tale, si tratta di un interlude neo-soul con vibe jazz. Molto Janet Jackson come stile, non rimane così impressa, ma svolge la funzione di anticipare il brano seguente.
Kiss It Better: uno dei brani più commerciali e catchy e, probabilmente, potenziale singolo. Molto bello l'intro caratterizzato dalla chitarra elettrica, si tratta di una power ballad pop con synth elettronici che è subito diventata una fan favourites. Le lyrics parlano di un amore finito, ma che si vorrebbe indietro, anche se si tratta di una relazione distruttiva. 8.5
Work (feat. Drake): Primo singolo estratto. Si tratta di una midtempo pop/r'n'b con elementi reggae, urban e island vibes. Già dal secondo ascolto conquista, un po' per la produzione accattivante, un po' per il chorus serrato e ripetitivo. Forse non all'altezza di altri precedenti singoli, ma comunque catchy e piacevole. Si rinnova una collaborazione, già ben collaudata, con Drake. 8+
Desperado: Si rinnova il tema delle relazioni complicate, questa volta avendo a che fare con un ragazzo "che sta scappando", letteralmente o metaforicamente. Midtempo la cui produzione è un mix tra background vocals, e beats alternative-R&B, con influenze dubstep. Non subito immediata, ma comunque interessante, anche questa potrebbe essere potenzialmente un singolo. 8-
Woo: Downtempo dalla produzione molto interessante e particolare affidata ad Hit-Boy, vocals sporcati dal vocoder che si sposano bene con la base elettronica, ma che non spiccano e non risaltano e melodia pressoché assente. Di fatto, se non fosse proprio per la produzione ipnotica, non avrebbe nulla di intrigante o particolarmente cool. 7
Needed Me: Rihanna si lancia in un female empowerment anthem su di una base midtempo davvero particolare e dark. Senza dubbio non è una traccia commerciale o con potenzialità da singolo, ma è stata apprezzata soprattutto dalle fan donne. I vocals sono buoni, ma il modo di cantare, un po' trascinato, può non essere molto gradito. 7.5
Yeah, I Said It: Sexy slow jam prodotta da Timbaland, molto lussuriosa, sensuale e vibrante. Peccato per la durata davvero breve, appena 2:13, perché se sviluppata meglio, con strofe o bridge più lunghi, avrebbe rappresentato in maniera più marcata un highlight del disco, invece così rimane un po' di amaro in bocca, come se la canzone non fosse completa. 7/8
Same Ol' Mistakes: se la traccia di prima era troppo corta, questa è eccessivamente lunga, ma non per colpa della cantante, in quanto si tratta di un cover dei Tame Impala, brano contenuto nell'ultimo disco della band australiana. Rihanna ne fa una cover rimanendo molto fedele all'originale. Brano psychedelic pop molto evocativo e con passaggi molto interessanti, ma rischia di stancare. 7/8
Never Ending: Continuiamo sulla scia delle canzoni lente con questa guitar driven ballad, che incorpora elementi country ed una melodia organica. Primo brano in cui ascoltiamo una Rihanna dal tono più dolce e soft, senza vocals sporchi o modificati. Il brano contiene anche elementi del brano Thank You di Dido (che figura anche tra gli autori). Piacevole ma non è un brano outstanding. 7
Love On The Brain: Cambiamo completamente genere e ci tuffiamo in un'atmosfera 50s con questa midtempo doo-wop il cui stile ricorda moltissimo Amy Winehouse, anche nel modo di utilizzare la voce. Sicuramente una traccia inedita per Rihanna che è stata apprezzata da subito da tutti i fans. 8+
Higher: una sorta di outro del brano precedente, della durata di 2:00. Piacevole la melodia creata coi violini, ma ad emergere in questa canzone sono i vocals davvero potenti di Riri che spinge la sua voce a livelli che forse mai aveva provato. 7.5
Close To You: Chiude la versione standard di ANTI questa bellissima piano driven ballad R&B, un brano intenso ed emozionante che potrebbe essere la nuova Stay. Le lyrics parlano della lotta interiore che si prova quando si perde connessione con il proprio partner. 8
Goodnight Gotham: Prima bonus track, e anche qui, anche se non specificato, ci troviamo di fronte ad un interlude. Priva di testo, è piuttosto inutile come traccia, ed è un peccato perché la produzione sarebbe stata molto interessata. Questo brano è stato utilizzato per la campagna Dior di cui Rihanna è testimonial. 6.5
Pose: 2 minuti e 24 secondi di un'ottima produzione curata da Hit-Boy e vocals al limite del fastidioso di Rihanna. Questo brano urban è una sorta di inno personale, diciamo pure un vantarsi, nei confronti di haters e generiche hoes e broke ass bitches. 6
Sex With Me: conclude la versione Deluxe di ANTI questa midtempo di auto-celebrazione il cui tema, come suggerisce il titolo, è il sesso fatto con Rihanna. La cantante afferma che "sex with me is amazing, with her it'll feel alright". Carina, piacevole, anche divertente, ma non un highlight. 7/8

Per concludere ANTI risulta un album forse un po' troppo pretenzioso... Ammirevole e legittimo il fatto di voler sperimentare e uscire dall'ottica della hit facile a ogni costo, ma deve esserci comunque un senso logico, e questo album risulta ben poco coeso e amalgamato, sia per il sound e gli stili utilizzati, sia per le durate altalenanti. Di contro, i temi trattati sono piuttosto in linea e mostrano una Rihanna abbastanza irrequieta nelle relazioni e decisamente addicted a sostanze quali alcool e droghe, dato che sono argomenti spesso ricorrenti. Senza dubbio, se l'intento era quello di creare un album che rappresentasse una rottura rispetto i precedenti lavori e la musica mainstream attuale, lo scopo è stato raggiunto. 7+

venerdì 29 gennaio 2016

Zayn - Pillowtalk

L'abbandono di Zayn Malik dai One Direction, gruppo col quale è diventato famoso, ha destato molto clamore, sorpresa e anche un pizzico di disperazione tra le fans della boy band (un po' come successe alla fine degli anni '90 quando Geri Halliwell lasciò la Spice Girls). L'ex membro del gruppo ha deciso di mollare per dedicarsi alla sua carriera da solista, anche per cantare brani più maturi e affini al suo stile.
Zayn ha firmato un contratto discografico con la RCA e ha appena rilasciato il suo primo singolo che anticipa l'uscita di Mind Of Mine, in uscita a fine Marzo.


Pillowtalk è il titolo del primo singolo da solista di Zayn, ed è una downtempo R&B/elettronica che parla di una relazione d'amore, ma non in termini sdolcinati e prettamente romantici: "it's our paradise and our war zone". Molto interessante come brano, segna senza dubbio uno stacco rispetto allo stile pop, che strizza l'occhio al teen, dei One Direction. Ottima anche la performance vocale, in questo brano dal gusto un po' evocativo.
Caratteristica che si trova anche nel video che accompagna il singolo: una clip piena di immagini visive d'impatto, distorsioni ottiche ed effetti particolari, a cui partecipa anche l'attuale fidanzata di Zayn, la top model Gigi Hadid.
Come primo assaggio della sua carriera da solista, possiamo dire che Zayn ha incominciato con il piede giusto!

mercoledì 27 gennaio 2016

Rihanna - Work (feat. Drake)

A un anno di distanza da FourFiveSeconds, a cui sono seguiti American Oxygen e Bitch Better Have My Money, Rihanna è finalmente pronta per tornare nella mischia e a cercare di collezionare nuovamente una hit dopo l'altra come ha fatto in passato da S.O.S a Diamonds.
Dopo un anno di attesa, finalmente abbiamo il lead single e un album, ANTI, pronto ad essere rilasciato.


Il primo singolo ufficiale Work, una midtempo pop/r'n'b con un vibe island pop, prodotto da Boi-1da e PartyNextDoor. Il brano vede rinnovarsi un featuring giunto alla terza collaborazione: dopo What's My Name e Take Care, Rihanna e Drake tornano a dividersi le strofe di una canzone. Buoni i vocals anche se non sono la caratteristica principale del pezzo.
Sicuramente non è un singolo immediato alla We Found Love o Umbrella, ma il ritmo, le ripetizioni che non sono troppo fastidiose, e lo stacco del cantante canadese, la rendono una certa grower che già dal terzo/quarto ascolto entra in testa.
Il video, diretto da Director X, girato a Gennaio, vede Rihanna, Drake e molti altri ragazzi all'interno di un locale dallo stile giamaicano, ballare in modo piuttosto provocante e spinto, che a confronto Dirty Dancing era un nonnulla. Ma Riri ha riservato una sorpresa: alla fine della clip infatti ne inizia un'altra, diretta da Tim Eren, del tutto differente, in cui si trovano solo i due cantanti all'interno di un salottino.
Voi quale preferite?

martedì 12 gennaio 2016

Top 10: Best Songs of ...Baby One More Time

Facciamo un tuffo nel passato di 17 anni e arriviamo al 12 Gennaio 1999. Quel giorno nel mondo uscì il primo disco di una giovane cantante emergente, che stava già ottenendo un grandissimo successo grazie anche a un videoclip, diventato iconico, in cui ballava tra i corridoi di una scuola cattolica. Quella ragazza è Britney Spears e quel disco è ...Baby One More Time.
Certificato multi-platino in moltissimi paesi (in USA ben 14 volte), e arrivato ai piani alti delle classifiche mondiali, ha venduto più di 30 milioni di copie, diventando uno dei best-selling album di sempre e best-selling album di un'artista teenager.
Questo disco diede il via alla creazione di una pop icon tra le più influenti degli ultimi anni, per questo merita una Top 10 dei brani migliori contenuti in esso.
Happy Birthday ...Baby One More Time


sabato 9 gennaio 2016

Iggy Azalea - Azillion

Iggy Azalea non è stata molto presente nelle scene ultimamente, a parte la breve parentesi con Pretty Girls in duetto con Britney Spears. Attaccata da più fronti, haters e colleghi, Iggy ha deciso di prendersi un periodo di pausa per dedicarsi alle registrazioni del suo secondo studio album, intitolato Digital Distortion, e per godersi un po' di vita privata insieme al suo fidanzato.
In questo 2016 pieno di release discografiche ci sarà anche la rapper australiana e, per anticipare il progetto, Iggy ha optato per una strategia ben precisa: un paio di buzz singles prima del vero e proprio lead single Team.


Primo di questi buzz singles è Azillion, rilasciato a sorpresa ieri. Si tratta di una bella traccia, senza collaborazioni, dalla produzione elettronica e con forti influenze dance, prodotta da D.R.U.G.S., team che ha lavorato con la Azalea per il mixtape Ignorant Art (contenente la virale Pu$$y).
Sound molto catchy, belle le party rap, accattivante la parte finale del brano, Iggy torna col botto mantenendo il suo stile crossover tra hip hop e pop.
Se queste sono le prime premesse, ci dobbiamo aspettare grandi cose per l'album. Nell'attesa, il 14 Gennaio è prevista una nuova release.


Jojo - Save My Soul

Jojo sta rilanciando la sua carriera dopo le vicende che la vedevano in lotta con la sua ex label, che non le permetteva di liberarsi del contratto firmato con loro. 
Passata all'Atlantic Records, negli ultimi mesi dello scorso anno, la cantante ha rilasciato un EP, intitolato III (Tringle), contenente 3 brani, di cui solo When Love Hurts è diventato un vero e proprio singolo, nonostante per ognuno di essi sia stato realizzato un videoclip.


L'ultimo video rilasciato è quello per il brano Save My Soul, una power ballad in cui Jojo esprime tutto il suo talento vocale con degli acuti davvero stupendi. Le lyrics parlano di dipendenze e di conflitto personale relazionandosi ad una persona a cui si vuole bene. Il brano si presta facilmente a diverse interpretazioni e ognuno di noi ci si può relazionare in base al proprio vissuto.
Video semplice, come tutti quelli rilasciati fin'ora,  ma d'impatto e molto ben interpretato.
Speriamo che questo progetto sia la giusta strada per rilanciare a dovere la carriera di questa ragazza super talentuosa.


venerdì 1 gennaio 2016

Taylor Swift - Out Of The Woods

Taylor Swift è senza dubbio stata una tra le artiste che hanno ottenuto maggior successo con album e singoli negli ultimi 12 mesi. Il primo, Shake It Off, è stato rilasciato ad Agosto 2014 e da allora la cantante ha inanellato una serie di hit che ci hanno accompagnato durante la fine del 2014 e per tutto il 2015. E come iniziare meglio questo 2016 se non con il sesto e ultimo singolo estratto dal super fortunato 1989? Appunto!


Il brano scelto è Out Of The Woods, brano synthpop con influenze 80s prodotto da Jack Antonoff e Max Martin. La canzone fu rilasciata già prima dell'uscita del disco come singolo promozionale e, visto il successo che ottenne da subito, sia di pubblico che di critica, la cantante ha deciso di farne il singolo di chiusura di questa sfavillante Era. Il punto di forza è senza dubbio il ritornello, martellante e serrato che, a cantarlo, toglie quasi il respiro e si respira, in generale, un senso di ansia che si ritrova anche nella storia raccontata nelle lyrics.
Questo mood è presente anche nel videoclip, diretto da Joseph Kahn (già regista di Blank Space, Bad Blood e Wildest Dreams), girato in Nuova Zelanda. Taylor si ritrova in una sorta di foresta incantata inseguita da un branco di lupi e scappando si ritrova in diverse ambientazioni (sulla vetta di una montagna, nell'oceano, nel deserto, in una palude). Molto forte la componente simbolica e metaforica, che viene spiegata a video concluso con la frase: She lost him, but she found herself. And somehow that was everything.



Buon Anno!