Era il 25 Ottobre 2002 quando Christina Aguilera, dopo essersi presentata al mondo con Dirrty, con un look totalmente stravolto da ragazza acqua e sapone a bomba sexy con molta pelle in mostra, pubblicò il suo quarto studio album (dopo l'album di debutto omonimo, la sua versione in spagnolo Mi Reflejo e il disco natalizio My Kind Of Christmas) intitolato Stripped.
Il titolo e la cover, in cui la cantante si mostrava indossando solo dei pantaloni, erano abbastanza eloquenti per quanto riguardava l'immagine, ma lo spogliarsi che intendeva Xtina era anche emotivo, un mettere a nudo la propria anima, le proprie sofferenze e la propria essenza, sia nel bene che nel male.
Oggi, dopo 13 anni, rimane ancora uno dei migliori, se non il migliore, album di Christina Aguilera.
Stripped (Intro): l'album si apre con un intro in cui si fanno strada voci accavallate di telecronisti che parlano di Christina. Poi parte la musica, e la voce della cantante dice quello che dovremmo aspettarci da questo disco: lei, come persona, senza maschere o falsità, "just me.... stripped!". Uno dei migliori intro della sua carriera. 8/9
Can't Hold Us Down (feat. Lil' Kim): quarto singolo estratto e subito troviamo una Christina aggressiva, ma per un buon motivo: quello di difendere le donne! "So what am I not supposed to have an opinion? Should I be quiet just because I'm a woman?". Brano con influenze urban, accentuate dal featuring di Lil' Kim. Video iconico per le strade di New York in cui avviene una sfida tra la fazione delle donne e quella degli uomini. 8.5
Walk Away: piano-driven ballad, dal gusto blues, piena di intensità ed emozione. Il brano parla di una relazione malata, in cui è difficile mollare anche se si sta sempre peggio emotivamente. A distanza di anni rimane ancora una delle ballad migliori di Christina, con dei vocals eccezionali. 9
Fighter: terzo singolo estratto e tra le hit di maggior successo della cantante. Questa canzone è una uptempo rock molto potente musicalmente e dal testo forte e combattivo in cui Christina invece che insultare chi le ha fatto del male, lo ringrazia per averla resa più forte, più saggia e una vera combattente. 9
Infatuation: anticipato dall'interlude Primer Amor, questo brano è una midtempo pop dal gusto pienamente latino che parla di un innamoramento per un ragazzo irresistibile, ma a cui sua madre cerca di opporsi avvertendo la figlia di non fare sciocchezze. Molto piacevole sia per il ritmo che per il racconto di una storia. 8+
Loving Me 4 Me: anticipato dall'interlude Loves Embrace, si tratta di una slow jam r'n'b che altro non è che una canzone d'amore dedicata all'innamorato. Christina elenca una serie di cose che apprezza nel suo ragazzo, ma la cosa più importante è che la ama per ciò che davvero è. Piacevole anche l'aurea di sensualità. 7/8
Impossible: brano scritto e prodotto da Alicia Keys che partecipa anche nei background vocals, ma non figura come featured artist. Il brano è una piano-driven ballad soul/r'n'b che parla della difficoltà di dichiarare amore a qualcuno se dall'altra parte non c'è la dimostrazione che si prova lo stesso sentimento. Piacevole, ma davvero troppo Alicia Keys-style. 7+
Underappreciated: midtempo pop in cui si inseriscono elementi jazz/soul e un pizzico di latin in cui Christina racconta come, dopo essere stata conquistata dal suo ragazzo che ha abbattuto le sue barriere, ora la dà per scontata. Una sorta di inno per tutte le ragazze che vivono una situazione simile con i propri ragazzi. 7.5
Beautiful: senza dubbio la canzone che definisce Christina Aguilera, quella a cui immediatamente si pensa accostata al suo nome. Linda Perry, che ha scritto e prodotto questo brano, ha regalato a Christina la sua hit di maggior successo e il singolo che ha un po' salvato la Stripped Era da un'iniziale partenza a rilento. Una ballad intensa, toccante e ispirante che parla di auto-accettazione, volersi bene per ciò che si è perché ognuno di noi è bellissimo a modo suo e i difetti sono qualità, non penalità. A distanza di 13 anni è più che mai attuale come tema. 10
Make Over: si riprende il ritmo con questa uptempo latin-rock, si può dire la versione latina di Fighter. In questo brano Christina, con toni abbastanza aggressivi racconta di abusi e violenze domestiche dalle quali a un certo punto decide di liberarsi "I'm the only one who can rescue me from me". Brano forte, prodotto e co-scritto da Linda Perry. 8/9
Cruz: la storia di prima continua idealmente con questa ballad a cui ancora partecipa Linda Perry. Una canzone che parla di libertà, di lasciarsi indietro tutto e iniziare finalmente a vivere! Probabilmente è uno dei brani che meno si conoscono di Christina, ma esprime davvero emozioni positive. 8.5
Soar: midtempo/ballad che parla di trovare in se stessi la sicurezza e il coraggio, di non aver paura di camminare da soli perché è proprio cos' che si trova la propria strada. Brano pop, con influenze gospel; non è male, ma non è neanche un highlight del disco. 7.5
Get Mine, Get Yours: Con questo disco la cantante ha introdotto il suo alter-ego, Xtina, cioè la parte che abbraccia maggiormente la sua sessualità e con questo brano abbiamo un primo assaggio di ciò. Brano pop-r'n'b, molto sensuale nel testo che parla, in parole povere, di fare sesso senza amore. Se la produzione fosse stata più languida e lounge sarebbe stata perfetta. 8/9
Dirrty: lead single di questa Era discografica che ha mostrato una Christina, anzi Xtina, decisamente più audace, sexy, e perchè no, anche un po' esagerata. Il brano è una uptempo pop con influenze urban/hip hop dal testo abbastanza naughty, reso molto più esplicito dal controverso video, caratterizzato da molta pelle scoperta e coreografie al limite del consentito. Sicuramente è stata una delle svolte più estreme viste nella musica pop. 9+
Stripped Pt. 2: la seconda parte dell'intro iniziale che inizia con un emblematico "Sorry if I ain't perfect, sorry I don't give a....". Si rinnova il pensiero espresso in precedenza. 8/9
The Voice Within: utlimo singolo estratto da questo album. Anche qui ci troviamo di fronte ad una piano-driven ballad che subisce una graduale progressione aumentando di intensità. Il tema si avvicina molto a quello di Soar, cioè trovare in se stessi la propria forza, ma sviluppato in chiave più emozionale. Anche questa è una delle ballad più famose della cantante. 8.5
I'm OK: Brano piuttosto difficile per la cantante che è riuscita a cantarla live solo una volta durante la promozione per l'album Bionic, molti anni dopo. Linda Perry, che ha co-scritto e prodotto questa ballad, è riuscita a tirar fuori da Christina il suo lato più vulnerabile e intimo, facendole raccontare della sua infanzia difficile, quando suo padre usava violenza contro sua madre. E quel "I'm ok", quando chiaramente nulla era ok, è una sorta di protezione che la piccola Christina si diceva per andare avanti. 9
Keep On Singin' My Song: Arriviamo all'ultimo brano di questo lungo album. Altra ballad, con influenze r'n'b e gospel, che parla di lasciarsi alle spalle tutte le negatività e decidere di vivere ogni giorno con positività! Bel messaggio, ma arrivati a questo punto, dopo 15, canzoni rimane poco impressa. 7+
Che dire... Stripped fu sicuramente un album di svolta per la carriera di Christina, l'album in cui si prese molti rischi adottando un'immagine decisamente più forte rispetto alla precedente, ma che ha dato comunque molte soddisfazioni tra successo di critica, e premi vinti. Ad oggi, Stripped, viene ricordato come uno dei lavori migliori della Aguilera, insieme a Back To Basics, dove ha messo l'anima in testi impegnati e talvolta difficili, e in cui la sua voce era all'apice.
Le pecche che si possono trovare sono da imputare ad una eccessiva lunghezza e al fatto che si ci siano troppi generi mescolati, dal pop al rock, dal latin al soul/gospel e questo un po' penalizza l'insieme perché singolarmente quasi ogni traccia è davvero molto valida. 8/9