Senza dubbio tra le protagoniste indiscusse di questo 2014 c'è Ariana Grande. La cantante, che ha debuttato lo scorso anno con l'album Yours Truly, il quale ha raggiunto la vetta della Billboard 200, negli ultimi mesi ha scaldato le classifiche mondiali con hit quali Problem, Break Free e la recente collaborazione con Jessie J e Nicki Minaj, Bang Bang.
Dopo il successo ottenuto con Yours Truly, la Grande è tornata con un nuovo album, intitolato My Everything, che segna una crescita artistica e al cui interno sono contenute alcune chicche davvero interessanti.
Intro: L'album si apre con questo intro lento, piano e archi ad accompagnare la voce soffusa di Ariana. I brevi versi cantati sono una promessa che la cantante vuole fare e possono sia essere letti in chiave amorosa, ma, più probabilmente, come testamento dell'album dove la Grande si rivolge direttamente all'ascoltatore.
Problem (feat. Iggy Azalea): Primo singolo estratto dall'album e smash hit internazionale. Ariana ha ottenuto diversi record tra cui: debutto più alto per una collaborazione femminile di due artiste soliste e artista più giovane che ha debuttato con più di 400.000 downloads. La uptempo pop-urban vede anche la collaborazione di un'altra star del momento, Iggy Azalea, che sicuramente arricchisce la canzone. Ottimo brano, catchy, per nulla scontato, con un ritmo irresistibile. 8/9
One Last Time: Midtempo elettro-pop prodotta da Carl Falk e Rami, a cui ha collaborato nella scrittura anche David Guetta. Senza dubbi si può considerare questo brano come il migliore dell'intero disco. La produzione presenta una piacevole melodia che accompagna perfettamente la voce di Ariana, la quale lancia un appello al suo ex per passare un'ultima volta insieme. Interpretazione ottima, molto emozionante. 9
Why Try: Altra midtempo che parla di una rottura e problemi amorosi. Il testo si muove continuamente su emozioni e sentimenti contrastanti, messo in evidenza anche dalle figure ricorrenti di angeli e diavoli. La produzione è curata da Ryan Tedder e Benny Blanco (il tocco del primo si sente particolarmente) e i vocals sono potenti e rendono la canzone molto piacevole da ascoltare. 8-
Break Free (feat. Zedd): secondo singolo ufficiale estratto dall'album. Uptempo EDM potente e catchy, il ritornello entra immediatamente in testa e non si può fare a meno di cantarlo a squarciagola. A questo punto, dopo aver vissuto nei brani precedenti il lato difficile di una separazione, Ariana si sente più forte e si libera del passato. Forte e potente l'acuto dopo il middle8. Ottimo brano da rilasciare come singolo anche se forse non brilla per originalità (ricorda molto alcune produzioni di Zedd all'interno di Artpop). 8+
Best Mistake (feat. Big Sean): usata come singolo promozionale prima dell'uscita dell'album, questa ballad è davvero un highlight del disco. Più che un featuring è un vero e proprio duetto, in quanto la parte di Big Sean è comparabile con quella di Ariana. L'atmosfera è soft, rilassata, non ci sono ne nella produzione ne nei vocals degli eccessi. Ottimo l'esperimento di unire una parte hip hop così importante in una classica piano driven ballad. 8
Be My Baby (feat. Cashmere Cat): Più volte Ariana è stata definita come la nuova Mariah Carey; nelle prossime canzoni questo aspetto è particolarmente evidente. Midtempo urban-pop-r'n'b, sembra un brano uscito direttamente da The Emancipation Of Mimi o E=MC2. Non solo la produzione, curata da Benny Blanco e Cashmere Cat, ricorda la diva, ma anche il modo di cantare è molto vicino. Aldilà di questo aspetto il brano è piacevole, ma si discosta un po' dal sound generale sentito fino ad ora. 7.5
Break Your Heart Right Back (feat. Childish Gambino): anche qui troviamo influenze da precedenti lavori della Carey. La produzione non è male, mischia sapientemente r'n'b e sound vagamente caraibici che dà subito un sapore estivo. Tuttavia la traccia è debole, non è molto catchy e non presenta peculiarità così importanti; forse non è una filler, ma di certo è solamente un'album track. 7
Love Me Harder (feat. The Weeknd): si apre come una ballad, ma poi la canzone si trasforma presto in una midtempo. Qui troviamo Ariana insieme a The Weeknd, artista canadese PBR&B (termine usato dai critici musicali per definire un R'n'B più contemporaneo e alternativo). Le lyrics sono abbastanza maliziose e ammiccanti, ma il tutto viene smorzato dalla produzione elettro-pop con influenze r'n'b. Brano tra i preferiti dai fans, potrebbe avere buone potenzialità da singolo, anche se non eccessivamente potente. 7/8
Just A Little Bit Of Your Heart: Una delle tracce più attese in quanto scritta da uno dei componenti degli One Direction: Harry Styles. Si tratta di una ballad in cui a farla da padroni ci sono piano e archi (altri strumenti fanno solo veloci comparse per dare più pathos). La carica emotiva è molto elevata e Ariana arricchisce la canzone con splendidi vocals. Forse al primo ascolto potrebbe risultare molto ripetitiva, ma è davvero un piccolo gioiellino. 8.5
Hands On Me (feat. ASAP Ferg): Lo stacco tra questo brano e il precedente è abissale. Uptempo urban/hip hop dal sound anche piuttosto hard per la cantante. Anche qui ci sono richiami a Mariah, e forse questo genere di brani non si sposa bene con Ariana. In ogni caso, la produzione affidata a Darkchild è superlativa, come sempre questo producer offre lavori di ottima qualità. 7/8
My Everything: Si chiude con un'altra ballad la versione standard del disco. Piano, voce e coriste sono gli unici elementi che compongono il brano. Elegante, soft ed emozionante. Forse essere la title track è un po' troppo, ma comunque è un buon modo per concludere l'album. 7/8
Bang Bang (with Jessie J & Nicki Minaj): primo singolo estratto dal nuovo album di Jessie J, inserito in questo album come prima bonus della versione Deluxe. Uptempo dal ritmo irresistibile, ritornello catchy, melodia che entra subito in testa. Ottima collaborazione, ognuna delle artiste dà il proprio tocco non risultando superflua. 8.5
Only 1: è un peccato che questo brano sia stato inserito solo come bonus, avrebbe sostituito egregiamente alcuni brani della versione Standard. Midtempo pop-r'n'b un po' old school, ricorda moltissimo alcune canzoni 80s. Anche qui, come in altri brani, Ariana non esagera con gli acuti, ma mantiene dei vocals soft che si sposano benissimo con la base. 8+
You Don't Know Me: Ritorna prepotente il confronto con Mariah, soprattutto nel modo di cantare. Canzone debole, nonostante il testo voglia essere un modo di Ariana per dimostrare la sua forza e personalità. Giusta bonus. 6/7
Cadillac Song: prima bonus della versione Target del disco. Adorabile upbeat ballad, presenta una produzione estremamente piacevole e vocals soft che si fondono in maniera perfetta con la base. Purtroppo è stata destinata alla sola catena Target, avrebbe meritato un posto più di rilievo. 8+
Too Close: Ultima Bonus Track. Produzione in pieno stile urban-R'n'B, con alcuni passaggi un po' old school. Piacevole, ma arrivati a questo punto, alla diciassettesima canzone, o si inseriscono bombe come Bang Bang, oppure è meglio evitare per non annoiare l'ascoltatore. 7
In conclusione, My Everything è un album che presenta, come la maggior parte dei dischi, alti e bassi; dopo una partenza entusiasmante, si ha una battuta di arresto nella parte centrale del disco, che poi si conclude con un altalenarsi di pezzi riusciti e pezzi evitabili. Come evidenziato, c'è l'accostamento piuttosto marcato con Mariah Carey, ma è anche vero che la ragazza è solo al suo secondo album e ha tempo per maturare e trovare una sua dimensione.
Prese singolarmente, molte tracce valgono molto e sono piuttosto interessanti, ma nell'insieme dell'album e considerando vari aspetti, la valutazione globale dell'album ne risente un po'. 7/8