sabato 18 ottobre 2014

Review: Sweet Talker - Jessie J

A distanza di circa un anno dal precedente album Alive, Jessica Cornish, in arte Jessie J, torna con un nuovo disco di inediti con l'intento di tornare ai piani alti delle classifiche mondiali, così come successe con l'album di debutto Who You Are.
Nonostante Alive fosse un'album dalle sonorità interessanti, non riuscì a conquistare il pubblico, forse anche per il drastico cambio di look della cantante, o semplicemente perché alcuni brani, come il primo singolo Wild, erano troppo lontani dai ritornelli pop e catchy a cui ci aveva abituati con Price Tag e Domino.
Con Sweet Talker torniamo un po' alle origini di Who You Are, ma con un sound più maturo e una consapevolezza maggiore delle proprie capacità di artista.



Ain't Been Done: L'album si apre subito alla grande con questa uptempo urban/pop. Le strofe, sia come base che come cantato, ricordano il primissimo singolo di Jessie Do It Like A Dude: aggressive e potenti; mentre il ritornello si apre a sonorità più pop, allegre e solari. Sarebbe un crimine non rilasciarla come singolo. 8+
Burnin' Up (feat. 2 Chainz): Secondo singolo estratto e ancora ci troviamo di fronte ad una bomba. Uptempo pop/hip hop che si apre con uno splendido sound di chitarra elettrica, per poi lasciare spazio a beat serrati e bassi trascinanti. Brano sexy e potente, arricchito da alcuni versi rap di 2 Chainz che non stona affatto con la canzone. 8.5
Sweet Talker: Midtempo prodotta da Diplo. La produzione è molto piacevole e arricchita di alcuni particolari che forse a primo ascolto non si notato, ma fanno la differenza; il testo corre lungo una doppia linea di dolcezza e malizia. Non male come canzone, ma forse non così potente da essere la title track. 7/8
Bang Bang (with Ariana Grande & Nicki Minaj): Impossibile rimanere fermi con questa canzone. Primo singolo col botto, con collaborazioni d'eccellenza (la star del momento Ariana Grande e l'ormai collaudata Nicki Minaj), prodotto da un genio quale è Max Martin. Con un team del genere non poteva che uscire fuori una hit, e infatti ha regalato a Jessie la sua terza #1 in UK ed è diventato il  suo singolo di maggior successo negli USA. 8/9
Fire: Si attenua un po' il ritmo con questa prima ballad. Stupendo l'intro caratterizzato dai violini e bei vocal di Jessie, anche se non ancora nel pieno del loro potenziale. Procedendo la canzone si arricchisce sempre più di elementi in un climax davvero coinvolgente. 7/8
Personal: Se prima abbiamo avuto una ballad abbastanza movimentata, con Personal abbiamo una tipica ballad lenta e emozionante. L'interpretazione di Jessie, sia vocale che delle lyrics, è estremamente piacevole e crea con la base una bellissima atmosfera. 8-
Masterpiece: Si ritorna ai fasti delle prime canzoni con questa midtempo prodotta da Josh Alexander. Peculiarità della canzone è l'utilizzo degli archi, suonati in maniera aggressiva e cupa nell'intro e nelle strofe. Le lyrics parlano di self encouragement, di come Jessie (ma anche ognuno di noi) continua a sbagliare e cadere, ma continua a lavorare al suo capolavoro, cioè a se stessa, definita come perfectly incomplete. Brano per nulla banale, nonostante il tema spesso già trattato. 8.5
Seal Me With A Kiss (feat. De La Soul): Brano anomalo per Jessie J, infatti il primo pensiero che si ha ascoltando la canzone è di un brano di Mariah Carey di qualche anno fa. Piacevole, catchy, forse non da singolo, ma ottima album track. 8-
Said Too Much: Bellissima midtempo che racconta di una storia finita. Melodia che rimane facilmente in mente, produzione non particolarmente esaltante, ma funziona benissimo nell'insieme con testo e voce. Come prima, ottima album track, ma senza reale potenziale da singolo. 8-
Loud (feat. Lindsey Stirling): Splendido intro con violini che lasciano presto posto a beat e una base più movimentata. Piacevole midtempo, si ascolta bene un paio di volte, ma non ha l'appale di altri brani del disco. 7.5
Keep Us Together: Altra canzone un po' anomala. Se prima avevo una uptempo stile Mariah, ora abbiamo un mitempo pop'n'b adatta ad una newbie uscita dalla Disney. Non è una brutta canzone, ma suona un po' di datato e comunque non adatto alla personalità di Jessie. 7+
Get Away: chiude la tracklist della standard edition questa splendida piano ballad. Jessie canta di una relazione che ormai sta per finire, nonostante l'amore e il bisogno che l'uno prova per l'altra, qualcosa comunque non funziona più. Splendida interpretazione e vocals ottimi, 8.5
Your Loss I'm Found: sonorità vagamente 80s per la prima bonus track della versione Deluxe. Pur presentando una gradevole produzione e ottimi vocals, è una giusta bonus track, che arricchisce l'album, ma non avrebbe sostituito effettivamente nessuna delle tracce presenti, 7.5
Strip: In ogni album di Jessie c'è una Domino, nel precedente album era Sexy Lady e in Sweet Talker è Strip. Uptempo frizzante, maliziosa, giocosa, catchy, insomma una perfetta traccia da inserire nella standard e con un ottimo potenziale da singolo. 8+
You Don't Really Know Me: L'album avrebbe potuto concludersi col botto con Strip, ma c'è ancora un'ultima traccia. Si tratta di una ballad caratterizzata dalla chitarra elettrica, una sorta di versione acustica. Piacevole, ma probabilmente superflua. 7

Sweet Talker si presenta come l'album in cui ritroviamo la Jessie da classifica, forse meno sperimentale e più pop, ma comunque non banale e con una gran grinta. Nel disco ci sono alcune ottime tracce, con potenziale da singolo molto alta, altre che abbassano un po' l'interesse, c'è una carenza di uptempo grintose come i primi due singoli, ma nel complesso è un disco estremamente piacevole. 8-

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