domenica 26 ottobre 2014

Review: Big Fat Lie - Nicole Scherzinger

Una delle voci più belle e potenti del panorama pop odierno, una donna di una bellezza straordinaria, un talento gigantesco forse troppo sottovalutato, sto parlando di Nicole Scherzinger che ha da poco pubblicato il suo secondo album di studio intitolato Big Fat Lie.
Nicole pubblicò due anni fa Killer Love, il suo debut album come solista, dopo aver lasciato il gruppo che la rese famosa, le Pussycat Dolls. Il disco ebbe un discreto successo, ma circoscritto all'Inghilterra e alcuni paesi europei, ma furono estratti diversi singoli, due dei quali furono Top3 in UK.
Ora la Scherzinger torna con un nuovo progetto, interamente prodotto da The Dream e Tricky Stewart, molto diverso dal precedente, che, a detta della cantante stessa, la rappresenta appieno.



Your Love: Il disco si apre con il primo singolo dell'Era. Si tratta duna mid/uptempo che presenta una produzione pop/dance molto piacevole e con alcuni spunti interessanti, come la chitarra elettrica nel middle8. Molto catchy e radiofonica grazie ai dudududu del ritornello. Il brano ha avuto la sua peak position alla #6 nella UK Single Chart. 8.5
Electric Blue (feat. T.I.): primo e unico featuring al'interno del disco. Piacevolissima midtempo r'n'b che, se non si avesse la certezza dei producer, si potrebbe attribuire come sound a Pharrell. Lyrics e vocals molto sensuali e languidi, il che si sposa benissimo con la base, ricordando un po' lo stile di Janet Jackson. La parte rap di T.I. non ci sta male, dà un tocco che si sposa bene con il mood della cazone. 8
On The Rocks: secondo singolo. Power ballad pop che parla di una rottura amorosa, in particolare è Nicole che la serve al suo ex. Forse non è stata la scelta migliore rilasciarla come singolo, in quanto non ha potenzialità elevate, ma, come il resto del disco, è una grower e tutto sommato non è per nulla una brutta canzone, specie per chi riesce a relazionarsi col testo. 7/8
Heartbreaker: slow r'n'b dalle atmosfere dark ed enigmatiche. I vocals di Nicole rimangono sempre molto soffusi, creando un mood particolarissimo. Una delle tracce più belle del disco per vari aspetti, che vanno dalla produzione, al testo (che sembra decisamente contraddittorio). Sicuramente non è materiale da singolo, ma qui Nicole dimostra una grandissima classe. 8/9
God Of War: aumentiamo il ritmo con questa mid/uptempo. Forse una delle poche canzoni che come stile si può riassociare al periodo con le Pussycat Dolls. Davvero una splendida canzone, chorus potente, produzione interessante, vocals piacevoli, anche se non sfruttati appieno. Non sarebbe male come singolo, 8.5
Girl With A Diamond Heart: midtempo che ancora una volta parla di un amore finito o comunque complicato. Catchy con i suoi lalalala, ma la produzione ricorda molto lo stile di Jennifer Lopez, molto Brave style. Nota positiva, qui sentiamo per la prima volta dei veri acuti degni di nota. Non è affatto una brutta canzone, si ascolta con piacere, ma diciamo che non brilla. 7.5
Just A Girl: slow jam r'n'b che lascia molti dubbi e perplessità. I vocals modificati di Nicole che vengono resi maschili, è, a detta della cantante, un modo per dimostrare il lato maschile di ogni donna, una sorta di yin e yang. In ogni caso è assolutamente una canzone che non avrebbe dovuto far parte della tracklist. 5
First Time: midtempo urban che si avvicina come atmosfera a Heartbreaker, dark e con un tocco di mistero. Buona produzione, uno dei brani che potrebbero essere estratti come singolo, specialmente in USA. 8-
Bang: Sexy slow jam r'n'b, smooth vocals che si accostano molto bene alla base lenta e languida. Come stile ricorda moltissimo le slow di Ciara. Come sottofondo per una notte bollente, è perfetta. 7/8
Big Fat Lie: aumentiamo lievemente i beat con questa midtempo davvero molto personale. Inizialmente come titolo per l'album aveva lasciato un po' di amarezza, ma ora si capisce la motivazione. Nicole in questo brano parla del periodo in cui ha sofferto di bulimia, dove ogni sorriso, ogni apparenza di perfezione, erano solo grosse bugie. Profonda, sincera, toccante, ma anche catchy e radio friendly. 8.5
Run: ballad, e primo singolo ufficiale per il mercato statunitense, in cui Nicole finalmente usa appieno la sua stupenda e potente voce. Pochi fronzoli alla produzione, solo piano e archi ad accompagnare i vocals della Scherzinger. Testo emozionante interpretato magistralmente dalla cantante, impossibile non avere un brivido. 9
Little Boy: altra ballad e prima delle tre bonus track. Come produzione dà l'idea di essere un perfetto brano natalizio. Dolce, rilassata, tenera e romantica, una piacevole canzone che si ascolta molto bene, giusta bonus track. 7/8
Unison: allegra e frizzante midtempo, la produzione sa tanto da "banda musicale scolastica". Non un capolavoro, ma comunica una piacevole sensazione di gioia. 7.5
Cold World: uptempo pop/funk molto piacevole, frizzante e catchy, non si può fare a meno di battere il piede, Non sarebbe stata male una uptempo nella tracklist della standard, un po' troppo piena di midtempo e slow, ma forse questo genere avrebbe stonato con le altre, per cui giusta bonus. 8

Big Fat Lie è un album che, a detta di Nicole, la rappresenta al meglio come donna, come ciò che è stata e ciò che vuole essere, per cui, aldilà del successo commerciale (che non sembra per nulla favorevole), è da apprezzare che un'artista tenga così tanto a un suo progetto. C'è da dire che si sente la mancanza di vere e proprie hit, di canzoni con un potenziale da far emergere una volta per tutte Nicole come solista, e questo è un vero peccato perché è innegabile l'enorme talento di questa artista, bella, ottima ballerina, brava attrice, ma soprattutto una voce e una preparazione vocale da far invidia a qualunque collega della sua generazione. 7/8

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