venerdì 13 maggio 2016

Review: Thank You - Meghan Trainor

Dopo l'enorme successo mondiale ottenuto con il primo album Title, da cui sono state estratte hit quali All About The Bass, Lips Are Movin e Dear Future Husband, Meghan Trainor ha dato il via alla sua seconda Era musicale. Reduce dalla vittoria ai Grammys come Best New Artist, la cantante per questo disco ha deciso di inserire tutte le sue influenze musicali, dal jazz/doo-woop, già ampiamente trattato nel precedente disco, al sound caraibico, fino ad arrivare al pop/teen pop dei primi anni 2000. 
Oltre alla scelta del sound, un importante cambiamento è stato fatto col look: abituati a vederla bionda e con abiti ispirati agli anni '50/'60, la ritroviamo nel video del primo singolo NO castana/rossa con outfit piuttosto provocanti e aggressivi.
Riuscire a bissare il successo di Title può essere un'impresa abbastanza difficile, ma questo disco ha una serie di potenziali hits che non va sottovalutata. Ecco Thank You, uscito oggi!





Watch Me Do: Il disco si apre con il primo promo single che serve un po' da ponte tra Title e Thank You. Si tratta di una uptempo con influenze funk ispirate dalla musica di James Brown (citato anche nelle lyrics), e beat che ricordano i brani hip hop degli anni '90. Nel testo, Meghan si configura come una donna sicura di se, che non si cura degli haters e va avanti per la propria strada. 7/8
Me Too: secondo singolo ufficiale. Qui troviamo una Meghan abbastanza inedita, in quanto questa uptempo è caratterizzata da una produzione EDM piuttosto pesante che è stata accostata per similitudine a Trouble For Me di Britney Spears, contenuta nel disco Femme Fatale. Questo brano è un'ode a se stessa, un inno a sentirsi bene col proprio corpo e con le proprie capacità. Tra gli autori troviamo anche Jason Derulo. 8-
NO: e a proposito di Britney Spears, anche in questo brano, primo singolo estratto dal disco, è stata più volte citata la cantante di Toxic, in quanto la produzione ricorda moltissimo il pop dei primi anni 2000, quando le classifiche mondiali erano infuocate dalla Spears, N'SYNC e Christina Aguilera. Troviamo nuovamente una Meghan sicura di se che rifiuta in modo secco l'approccio di un ragazzo. Il singolo si è comportato abbastanza bene nelle classifiche, arrivando alla #3 nella Billboard Hot 100. 8.5
Better (feat. Yo Gotti): terzo promo single, ed è una midtempo pop con forti influenze caraibiche/reggae e si configura come una break-up song in cui la Trainor afferma di meritarsi un ragazzo migliore. Molto piacevole e catchy come produzione, ma ancora di più come vocals che, nonostante il tema della canzone, sono soft e dolci. 8/9
Hopeless Romantic: si placano i toni dopo una serie di canzoni upbeat con la prima ballad del disco. Brano molto lento, spoglio e soul, caratterizzato solo dal suono di una chitarra per mettere in risalto gli splendidi vocals di Meghan. La cantante è convinta che là fuori ci sia la persona giusta per farle vivere una romantica storia d'amore. 7/8
I Love Me (feat. LunchMoney Lewis):  secondo promo single rilasciato con il pre-order su iTunes. Torniamo a qualcosa di più movimentato con questa uptempo funk, con un bel groove, e caratterizzata da clap-beats. Nel brano, ancora una volta, si parla di amare se stessi e non farsi condizionare dalle critiche altrui. Buona album track. 7.5
Kindly Calm Me Down: come su un rollercoaster troviamo nuovamente un brano lento. Questa splendida canzone si apre come una piano-driven stripped-ballad, molto delicata, dolce e romantica, poi più si avanza, più il brano acquista elementi e potenza, diventando una super emozionante power ballad. Davvero una ballad strepitosa e senza tempo. 9
Woman Up: uptempo electropop e grandissimo inno per tutte le donne che non hanno bisogno di un uomo perché possono benissimo bastarsi da sole. Questo brano però non è totalmente un inedito: Meghan ha riscritto interamente il testo, ma originariamente Woman Up è una traccia di Ashley Roberts, ex Pussycat Dolls, che lo pubblicò nel 2014 come secondo singolo dal suo debut album Butterfly Effect, e in effetti si respira abbastanza lo stile delle PCD! 8+
Just A Friend To You: delicatissima ballad dalla produzione molto spoglia, caratterizzata solo dal suono dell'ukulele che dona al brano un vibe caraibico. L'atmosfera però è malinconica: Meghan racconta una situazione in cui molti di noi si sono ritrovati, cioè quando la persona che si ama e con cui si sono condivise cose importanti, dice "per me sei solo un'amica". 8-
I Won't Let You Down: uptempo teen-pop molto catchy e dal ritmo coinvolgente e allegro. A differenza del brano precedente, questa volta è la cantante ad aver fatto soffrire il suo ragazzo, e rendendosi conto dei suoi errori, vuole cercare di rimediare e migliorare. Carina e piacevole! 7/8
Dance Like Yo Daddy: e ora ritroviamo la Meghan di cui ci siamo innamorati con questa super catchy e potente uptempo doo-wop, ricordo della passata Era Title. La canzone è un invito a ballare, anzi a scatenarsi, senza curarsi troppo di chi guarda. Piacevolissima, potenziale singolo. 8.5
Champagne Problems: mid/uptempo electropop con influenze tropical in cui Meghan vuole risolvere i suoi champagne problems, bevendone un altro bicchiere! Carina, specie per il vibe spensierato che si respira, ma forse un po troppo ripetitiva e monotona. 7+
Mom (feat. Kelli Trainor): ancora il caro e amato doo-wop per questa uptempo allegra che è una bellissima dichiarazione d'amore di Meghan per sua mamma Kelli , la quale è presente nel bridge durante una telefonata con la figlia. Prima bonus track della versione Deluxe e ultimo promo single estratto, è senza dubbio una canzone che meritava di essere ascoltata. 8.5
Friends: e se prima la dedica era per la madre, ora Meghan dimostra il suo affetto, con una piacevolissima canzone soul, per gli amici, quelli veri, quelli che l'hanno aiutata nei momenti difficili, quelli di cui si ha veramente bisogno nella propria vita e quelli con cui sei sicuro di divertirti. 7/8
Thank You (feat. R City): title track e ultimo brano della versione Deluxe. Per concludere, Meghan dedica una canzone ai suoi fans, che la amano, la sostengono e le danno la forza e l'ispirazione per continuare a fare ciò che fa. la canzone è una midtempo electropop con influenze tropical, specialmente durante il bridge di R. City. Un bel modo per essere riconoscente a chi le ha regalato le tante soddisfazioni di questi ultimi due anni.7/8

Thank You è un album piuttosto eterogeneo, soprattutto se comparato a Title che aveva uno stile e una coesione piuttosto netti, ma che comunque mostra Meghan Trainor per ciò che è: una ragazza di 22 anni che negli ultimi due anni ha sperimentato il successo con i lati positivi e negativi che questo comporta, e grazie al quale ha rafforzando il suo carattere, ma rimanendo pur sempre una persona che conosce i veri valori, quali l'amore, gli amici e la famiglia. Quest'ultima, ha avuto anche un forte influenza rispetto alla direzione musicale, in quanto suo padre le fece ascoltare da piccola musica anni '50, doo-wop e jazz, inoltre suo zio era di origine caraibica e la introdusse a quel genere di musica. Senza dubbio, un album molto piacevole con influenze e sound inconsueti e originali rispetto a ciò che si sente in radio ultimamente, per cui ne va dato merito a Meghan. 8

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