domenica 18 dicembre 2016

Happy Birthday Christina: Top10 of Her Best Non-Single Songs

Il 18 Dicembre 1980 a Staten Island, New York, nasceva Christina Maria Aguilera, figlia di una musicista e di un militare di origine ecuadoregna. Il rapporto con suo padre è molto turbolento e caratterizzato da abusi fisici e psicologici sia ai suoi danni che a quelli di sua madre, la quale decise di chiedere il divorzio quando la piccola Christina aveva 6 anni. La musica diventa un modo per evadere da questa situazione familiare decisamente pesante e il suo talento vocale emerge fin da subito, tanto che all'età di 8 anni inizia a partecipare a manifestazioni e talent show locali. La prima svolta nel 1993 quando venne presa al Mickey Mouse Club, dove tra le co-star figuravano Britney Spears, Justin Timberlake e Ryan Gosling; mentre la grande occasione per catapultarsi nell'industria musicale avvenne quando fu scelta dalla Disney per cantare Reflection, colonna sonora del film d'animazione Mulan. Da qui, Christina firmò un contratto con la RCA e con la sua potentissima voce conquistò il mondo e diversi premi, tra cui 6 Grammy Awards. Con le sue continue trasformazioni d'immagine, si è reinventata ogni volta, qualità che l'ha messa spesso a confronto con Madonna, ma le hanno anche portato pesati critiche che hanno penalizzato la sua musica.
Festeggiamo i 36 anni della "voce della nostra generazione" con una top 10 dei suoi migliori brani non rilasciati come singoli. Happy Birthday XTina!


10. When You Put Your Hands On Me (1999)
Apriamo questa classifica con un brano contenuto nell'album di debutto della cantante. When You Put Your Hands On Me è una canzone in pieno stile r'n'b di fine anni '90-inizio 2000, in cui troviamo tra gli autori un ancora sconosciuto Robin Thicke che all'epoca si faceva strada nell'industria musicale come songwriter. Come suggerisce il titolo, le lyrics sono sexy e si riferiscono all'alchimia che scatta tra due amanti. Molto piacevole, vocals bellissimi, produzione languida e molto azzeccate alcune modifiche vocali in stile Believe di Cher.


9. Make Over (2002)
Facciamo un piccolo salto in avanti di qualche anno verso uno degli album più onesti e sinceri di Christina, Stripped. In questo disco la cantante ha voluto mettersi a nudo, raccontando il suo passato e le sue fragilità. Come sappiamo l'infanzia dell'artista è stata difficile a causa del padre violento e in questo brano, caratterizzato da un bellissimo ed energico mix di sound latini e rock, XTina si libera dagli abusi mentali e spicca il volo.


8. Cease Fire (2012)
Facciamo un balzo in avanti di 10 anni e arriviamo a quello che è il flop commerciale più pesante della carriera di Christina, Lotus. Il disco, a differenza dei precedenti, non porta stili diversi da ciò che è di moda nelle radio e, anche ad un ascolto superficiale, si percepisce che si tratta di un lavoro un po' grossolano. Tuttavia, alcuni brani meritano attenzione,come ad esempio Cease Fire. Si tratta di un brano dallo stile rock con influenze elettroniche e dubstep; la produzione così forte dà ancora più enfasi al testo, che usa la metafora della guerra per raccontare le "battaglie" all'interno di una relazione. L'interpretazione di Christina è davvero emozionante.



7. These Are The Special Times (2000)
Nella carriera dell'Aguilera non manca nemmeno un album natalizio! Venne pubblicato nel 2000 e contiene varie cover e un paio di inediti. Tra le cover è presente These Are The Special Times, brano originariamente cantato da Celine Dion per il suo disco natale del 1998, scritto da Diane Warren. Di natalizio, sia il testo che la produzione, ha poco, ma è comunque una splendida ballad molto toccante, di cui Christina ne ha fatto una versione più potente e con una base più vicina allo stile pop di quegli anni.


6. Dynamite (2008)
Arriva per tutti il momento di fare un Greatest Hits, e per la nostra Christina è arrivato nel 2008, a conclusione di un'Era discografica sfavillante con Back To Basics. I due inediti contenuti nella raccolta dovevano rappresentare un ponte verso il nuovo progetto che, a differenza del precedente che ripescava la musica anni '20, '30 e '40, avrebbe avuto sound futuristici. Tra questi c'è Dynamite, una super catchy uptempo electropop caratterizzata da suoni metallici che si adatterebbe perfettamente ad un film ambientato nel futuro.


5. Nasty Naughty Boy (2006)
Dal futuro agi anni '40 con questo splendido brano contenuto nello spettacolare Back To Basics. Nasty Naughty Boy è una sexy e languida slow-jam Jazz e Blues, in stile Jessica Rabbit. Il testo è piuttosto esplicito, anche se vengono usate metafore, e le trombe, che spiccano nella base, danno contemporaneamente un tocco di classe e pizzico di sensualità in più.


4. Get Mine, Get Yours (2002)
Come sappiamo, Christina nell'Era Stripped ha introdotto un suo alter-ego XTina, che rappresenta la sua parte più audace, spinta e sfrontata (caratteristiche che non sono mai mancate nei suoi lavori). Get Mine, Get Yours rappresenta questo lato più dirty con un testo che in modo molto chiaro parla di un incontro sessuale fine a se stesso, magistralmente accompagnato da una produzione pop'n'b addolcita dai violini. Una vera chicca di questo disco.


3. Glam (2010)
Non è un caso se 4 posizioni della Top5 sono occupati da brani contenuti in Back To Basics e Bionic, i due album migliori della carriera dell'Aguilera. Glam era previsto come lead single di Bionic, un disco che si proponeva come innovatore e futuristico, purtroppo però una scelta sbagliata di singoli e un'immagine troppo aggressiva hanno penalizzato fortemente il disco (rivalutato poi da molti megli anni a seguire). Questo brano è una sorta di moderna Vogue, per le associazioni tra musica e moda, ma chiaramente meno iconica. La produzione è affidata a Tricky Stewart che ha sparso qua e là diversi momenti molto interessanti lungo la durata della canzone.


2. Understand (2006)
Risaliamo sulla macchina del tempo per tornare al passato. Back To Basics fu un disco i cui testi sono stati ispirati in larga parte dal matrimonio con Jordan Bratman, avvenuto l'anno precedente. Un highlight del disco è senz'altro Understand, una ballad soul, in stile Etta James, che parla di tutte le barriere che il suo, ormai ex, marito ha dovuto abbattere per raggiungere il suo cuore. L'aggettivo che più di altri può descrivere questa canzone è pura eleganza!



  1. Lift Me Up (2010)
Se c'è una cosa che ha reso grande la carriera di Christina Aguilera è la sua immensa bravura nella ballad, un suo vero marchio di fabbrica! Partendo da I Turn To You, passando per l'iconica Beautiful e l'emozionante Hurt, la cantante ha sempre dato il meglio di se in questa tipologia di canzoni. Nessuna eccezione per Bionic dove troviamo Lift Me Up, una toccante e commovente ballad che si sposa bene con lo stile elettronico del disco, rimanendo però classica e senza tempo. L'interpretazione è magistrale, i vocals sublimi, è impossibile non rimanere emozionati da questa disperata richiesta d'aiuto.

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