venerdì 2 dicembre 2016

Happy Birthday Britney: Top 10 of Her Best Non-Single Songs

Il 2 Dicembre 1981, a McComb, Mississippi, nasceva la futura Principessa del Pop, Britney Spears. La sua carriera nel mondo dello spettacolo inizia già in tenera età quando partecipò a manifestazioni e programmi per giovani talenti, per poi approdare al Mickey Mouse Club dove conobbe Christina Aguilera, Justin Timberlake e Ryan Gosling. La svolta nel 1997 quando Britney presentò un demo a diverse case discografiche, tre delle quali la rifiutarono, ma non la Jive Records che credette in lei e da Gennaio a Giugno 1998 Britney registrò il suo primo album ...Baby One More Time. 
Da lì ci fu un'ascesa stellare, Britney Spears, in pochissimo tempo, conquistò tutto il mondo! Da lolita in uniforme di una scuola cattolica, a bomba sexy senza veli ricoperta di diamanti, la carriera della Spears è stata costellata di molti alti, ma anche di pesanti bassi, tra cui il terribile breakdown del 2007 e numerose storie d'amore finite; ma Britney si è sempre rialzata dimostrando che quel titolo di Princess Of Pop se l'è pienamente guadagnato!
Festeggiamo i 35 anni di Britney con questa Top10 celebrativa dei brani migliori, non diventati singoli, contenuti nei suoi 9 album! Happy Birthday Britney!




10. Where Are You Now (2000)
Conosciamo e amiamo Britney soprattutto per le uptempo catchy che, prima sono diventate hit, e ora sono veri e propri brani iconic! Quello che spesso è rimasto nascosto sono le ballad. I maligni potrebbero dire che la colpa è nella sua mancanza di voce, ma tornando indietro nel tempo, possiamo scoprire delle perle vocali davvero preziose. Nel suo secondo album, Oops!... I Did It Again, la Spears dà prova di una grande voce nella ballad Where Are You Now dove, oltre ad una splendida interpretazione, ci delizia con uno splendido acuto dopo il middle8.


9. I Will Be There (1999)
Torniamo indietro di un anno, all'album ...Baby One More Time, un debut album confezionato alla perfezionato con tanti potenziali singoli. Nulla da criticare alla scelta dei singoli, che ora, dopo 17 anni, sono ancora amati e riproposti, ma c'era qualche brano che poteva fargli un'ottima concorrenza! Tra questi I Will Be There, un inno all'amicizia e all'amore, una dimostrazione di fiducia e disponibilità verso una persona cara, il tutto condito da una super-catchy produzione bubblegum-pop.


8. That's Where You Take Me (2001)
Altra ballad presa dal terzo album Britney. Qui si sprigiona tutta l'estrema dolcezza della voce della Spears, accompagnata da una base che mixa la melodia di un carillon e sound elettronici. Si tratta di una canzone d'amore, in cui la cantante si rivolge ad ragazzo dicendo le ha fatto crollare tutte le difese e riesce a portarla in un cielo cristallino. Si presenta come un ottimo compromesso tra una maturità sempre più presente e l'appena conclusa età da teenager.



7. Mona Lisa (2005)
Facciamo un salto in avanti di qualche anno, in un momento di massima ispirazione artistica e ribellione, ma che ha anche segnato l'inizio del pesante breakdown. Mona Lisa, la cui versione demo fu presentata in radio su iniziativa della Spears senza il consenso della casa discografica, doveva essere il primo singolo di un nuovo progetto discografico chiamato The Original Doll, il quale è stato poi abbandonato e ancora oggi è uno di misteri più affascinanti per tutti i fan della principessa del pop. Ciò che più impressiona di questo brano è che sembra una profezia di quello che le sarebbe successo di lì a poco: la pesante caduta di una star sotto l'occhio dei media.



6. How I Roll (2011)
Archiviato il breakdown e il trionfante comeback con Circus, Britney tornò nel 2011 con un nuovo album Femme Fatale. Il titolo lasciava presagire la presenza di una donna forte, piena di fascino e pericolosa! Purtroppo niente di tutto ciò si è visto nell'immagine, nonostante i singoli siano stati grandi successi. Il disco presenta alcune tra le produzioni migliori di tutta la discografia della Spears, ma si percepisce una certa mancanza della Britney persona. How I Roll è uno degli highlights di Femme Fatale in quanto presenta una produzione, creata dal genio Bloodshy, veramente particolare, fresca e inaspettata.



5. Alien (2013)
Dall'album che ha deluso di più la maggior parte dei fans, qualcosa di buono ne è comunque uscito. Per esempio la prima collaborazione di Britney con William Orbit (produttore dietro alcuni dei brani più belli nella carriera di Madonna) per il brano Alien. Atmosfera spaziale e malinconica, arricchita da archi e violini, in cui Brit afferma di essersi sentita sola come un'aliena. Belli i vocals, bella la produzione, avrebbe potuto essere un ottimo singolo, e forse l'intenzione c'era visto che la Spears l'ha introdotta nella setlist della sua residency per un certo periodo.


4. Mannequin (2008)
Anche se a Britney non piace la parola "comeback", è inutile negare che Circus sia stato effettivamente l'album del comeback commerciale dopo il breakdown e dopo la performance commerciale di Blackout non proprio esaltante, nonostante l'incredibile qualità del disco. Per singoli sono stati scelti i brani più catchy e scala-classifiche, ma al suo interno Circus presenta molte perle: Unusual You, Shattered Glass e soprattutto Mannequin. Si tratta di un brano dall'atmosfera cupa, dalle lyrics a tratti enigmatiche a tratti aggressive, e dalla produzione sperimentale e inusuale.



3. Freakshow (2007)
Entriamo ora nella parte finale della classifica con tre brani contenuti nei tre dischi migliori della Spears. Il primo è Freakshow, traccia 7 di Blackout; il brano è stato prodotto da Bloodshy&Avant e porta per la prima volta il dubstep nel mondo mainstream (poi esploso nel 2011 grazie anche a Femme Fatale). L'atmosfera è sexy e cupa, ed è proprio così che la cantante l'ha portata in scena durante il Circus tour e la residenza a Las Vegas. Non è diventata singolo, ma è evidente l'amore di Britney per questo brano.



2. Invitation (2016)
Arriviamo a quest'anno quando Britney ha pubblicato il suo nono album Glory, un comeback, qualitativamente parlando, che i fans aspettavano da molti anni. Ad aprire le danze ci pensa Invitation, una ballad eterea, onirica, che lascia sospesi in un mondo ovattato. Le lyrics alludo chiaramente ad un incontro d'amore, ma non come desiderio sessuale da soddisfare (come in molte altre canzoni della Spears) bensì come un'unione di energie e uno scambio di emozioni, portando tutto ad un livello più "spirituale".




1. Breathe On Me (2003)
Concludiamo con una canzone presente nel quarto album In The Zone. Probabilmente non ha bisogno di molte presentazioni, in quanto, pur non essendo mai stato rilasciato ufficialmente come singolo, Britney l'ha inserita moltissime volte nella setlist dei suoi Tour e in alcune esibizioni promozionali. Breathe On Me è senza dubbio una canzone molto amata da Brit e dai suoi fans; è una midtempo dance/pop prodotta da Marc Taylor in cui il tasso di sensualità è molto alto, grazie anche ai sospiri e ai breathy vocals della Spears.

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