Continua la promozione di Revival, secondo studio album da solista di Selena Gomez che, tutto sommato, ha ottenuto un buon riscontro di critica e di successo commerciale, sia con l'album che con i singoli.
Proprio sul fronte singoli, dopo la rivelazione di Good For You e la catchy Same Old Love, l'ex stella Disney ha deciso di continuare sulla strada della sensualità già presente nel primo singolo e nelle foto promozionali del disco.
La scelta è ricaduta su Hands To Myself, una canzone upbeat dance-pop/synthpop, prodotta da Mattman&Robin e Max Martin, acclamata dalla critica per la sua produzione particolare e la performance vocale della Gomez. Anche il testo risulta interessante: ad un ascolto superficiale può risultare come un classico brano che parla di desiderio sessuale, ma molti critici hanno notato una diversa chiave di lettura, più nascosta e oscura, parlando anche di una relazione affetta da dipendenze.
Importanti anche le influenze che hanno caratterizzato questo singolo: se per la canzone si sono ispirati alla musica di Prince, per il video Selena si è ispirata a Madonna, chiamando a dirigere la clip Alek Keshishian, colui che realizzò il celeberrimo documentario Truth Or Dare della Regina del Pop nel 1991.
Nel videoclip, probabilmente il suo più sexy e cinematografico, Selena interpreta una stalker di un giovane attore di Hollywood e, anche qui c'è stato un ottimo riscontro di critica, confermando l'ottima riuscita di quest'Era discografica.
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