domenica 12 novembre 2017

Review: reputation - Taylor Swift

L'album più atteso dell'anno è finalmente uscito! Dopo un periodo di silenzio e di ritiro dalle scene, interrotto solo dalla collaborazione con Zayn per la soundtrack di Fifty Shades Darker, nel singolo I Don't Wanna Live Forever, Taylor Swift ha fatto il suo trionfale comeback nel mercato musicale e ha già infranto un sacco di record, tra cui il maggior numero di visualizzazioni in 24 ore con il video del primo singolo Look What You Made Me Do. E proprio nel primo estratto, la cantante afferma che la vecchia Taylor è morta, una dichiarazione che fissa lo standard per il resto dell'album e su quello che ci si può aspettare. Idealmente l'album è diviso in due parti: la prima, dalle produzioni più aggressive, in cui la Swift parla della reputazione che i media le hanno costruito nel corso degli anni, e la seconda, più soft, con i tipici temi d'amore che hanno caratterizzato la carriera della cantante. 




...Ready For It?: Probabilmente non è un caso che l'album si apra con un titolo del genere; Taylor sembra dire agli ascoltatori "siete pronti? perché rimarrete sorpresi!". E in effetti è proprio così! Questo brano, estratto come secondo singolo, è una uptempo electropop con influenze dubstep e trap, caratterizzate da strofe aggressive, quasi rap, chorus melodico, atmosfera dark, e lyrics sessualmente allusive. Sebbene il testo descriva una relazione con una persona, molti pensano che ci sia un significato nascosto rivolto ai paparazzi. 8/9
End Game (feat. Ed Sheeran & Future): Unico featuring presente nell'album e vede la partecipazione dell'amico Ed Sheeran e del rapper Future. Brano molto interessante, decisamente tendente all'hip hop, con tutti e tre gli artisti che hanno strofe rap, in cui ognuno cita in un verso "reputation"; il testo, tra le righe, è facilmente attribuibile al rapporto della cantante con i media. Sicuramente è uno dei brani che più rappresenta quello che Taylor vuole comunicare con questo album. 8.5
I Did Something Bad: Brano dall'atmosfera dark, ritornelli dal tono aggressivo, produzione elettronica potente, e testo tagliente che parla di vendetta nei confronti di una persona che l'ha tradita o che ha messo in giro delle falsità nei suoi riguardi. Una Taylor così aggressiva è una cosa assolutamente inedita! 9
Don't Blame Me: Prosegue l'atmosfera cupa dei brani  precedenti con questa midtempo dalle influenze dubstep, in cui Taylor parla di un amore così intenso per un partner che crea dipendenza come una droga. In questo brano Taylor utilizza vocals sensuali che, insieme alla base incisiva, ma avvolgente, rendono questo pezzo una perfetta colonna sonora per un film come Fifty Shades. 8+
Delicate: Passiamo ora ad un brano più lento, il primo dell'album in cui Taylor mostra un lato più vulnerabile. Fino ad ora abbiamo ascoltato brani in cui la cantante non dà troppo peso alla sua reputazione, ma cosa succede quando si ha paura che questa possa influire negativamente su una nuova conoscenza che si desidera fortemente? In questo pezzo la Swift fa un uso abbastanza ampio del vocoder, che dona alla canzone un tono ancora più vulnerabile, delicato e, perché no, anche un po' triste. 8/9
Look What You Made Me Do: Primo singolo che ha presentato al mondo la nuova Taylor. Midtempo electropop, caratterizzata da bassi martellanti e da lyrics dal tono cinico e vendicativo, con tutta probabilità rivolto alle recenti faide con i coniugi Kardashian-West e Katy Perry. Un brano sicuramente originale nella discografia della Swift che ha infranto diversi record: sia il video ufficiale che il lyric video sono stati quelli con più visualizzazioni nelle prime 24 ore, così come la canzone è stata la più ascoltata su Spotify nel primo giorno d'uscita. Insomma un comeback in grande stile con un brano assolutamente fantastico. 9+
So It Goes...: Entriamo nella seconda parte del disco, quella più stile "old-Taylor", ma il passaggio è graduale, grazie a questo brano dalle atmosfere simili a Don't Blame Me, caratterizzato da un sound dark e sensuale, dalle influenze trap, ma comunque più romantico nel testo. Canzone molto piacevole che mostra la crescita di Taylor da innocente ragazza country, a donna sofisticata e sensuale. 8
Gorgeous: Dopo una serie di canzoni cupe ritroviamo la luce con questa super catchy uptempo electropop. Rilasciata come promo single, Gorgeous descrive una gigantesca infatuazione di Taylor per un ragazzo bellissimo, ma che non può avere perché lei è fidanzata. Come confermato dalla stessa cantante durante una secret listening session con i fans, prima dell'uscita dell'album, la canzone è dedicata al suo attuale ragazzo Joe Alwyn. Ciliegina sulla torta: la voce della bambina utilizzata come intro è quella della figlia di Blake Lively e Ryan Reynolds. Piccolo gioiellino pop. 9
Getaway Car: Forse il brano che più ricorda la vecchia Taylor, in particolare il sound è molto simile a quello dell'album 1989. Qui la cantante, con un bellissimo testo che usa la metafora di due criminali in fuga, stile Bonnie e Clyde, racconta di una relazione che sapeva già dall'inizio che sarebbe finita. Considerando alcuni elementi del testo e la storia che racconta, la teoria più gettonata è che sia dedicata a Tom Hiddleston. 8
King Of My Heart: Nuovo highlight del disco! Come per Gorgeous, le canzoni d'amore con testi positivi parlano dell'attuale relazione di Taylor. In questo brano dalle influenze trap, la Swift racconta di come, all'improvviso e in modo del tutto inaspettato, sia arrivato questo ragazzo che è tutto ciò che lei ha sempre desiderato. Anche qui c'è un largo uso del vocoder che non fa altro che donare al pezzo un'atmosfera ancora più sognante. Produzione pazzesca. 9+
Dancing With Our Hands Tied: Piacevolissima midtempo dal sound prettamente 80s, che descrive le belle emozioni che l'inizio di un amore porta con se, ma al contempo Taylor esprime la sua paura che tutto possa finire a causa della sua fama e del suo essere costantemente sotto i riflettori. Un bellissimo contrasto tra romanticismo, tenerezza e timori. 8
Dress: Ancora una volta troviamo una Taylor inedita con questa slow jam, degna delle più grandi star r'n'b, il cui testo è uno dei più audaci che abbia mai scritto. Con vocals sospirati, Taylor descrive le emozioni che anticipano un incontro bollente con il suo ragazzo. Produzione avvolgente, delicata ed elegante, così come il testo che, anche trattando un tema esplicito, non scade in volgarità. 8/9
This Is Why We Can't Have Nice Things: Ci avviciniamo alla fine dell'album, ma le sorprese non sono ancora finite! Dopo una serie di canzoni d'amore in stile old-Taylor, la cantante torna a parlare dei temi iniziali, di reputazione e falsi rumor che hanno dato un'immagine negativa di lei. Questo brano electropop, dalla produzione esplosiva e "strana", caratterizzata da cambi di ritmo e intonazioni, si riferisce in modo piuttosto palese alla faida con Kanye West e Kim Kardashian, nata a causa del brano Famous, e relativo video, del rapper. Come atmosfere ricorda molto We Are Never Ever Getting Back Together, ma mille volte più potente sia in termini di base musicale sia rispetto al testo. 8/9
Call It What You Want: Dopo il divertente e tagliente break, riprende la seconda parte dell'album caratterizzata da ritmi più soft e temi sentimentali. Questa splendida ballad elettronica, caratterizzata da una piacevolissima melodia, ricorda il mood di Wildest Dreams e sarebbe davvero un peccato non rilasciarla come singolo. Nel testo Taylor si riferisce all'amore nato con Joe Alwyn durante il pesante periodo di difficoltà mediatica che l'ha vista protagonista. Un brano molto romantico e dal tema per nulla scontato: perché trovare una persona che ti sta accanto nel momento in cui mezzo mondo ce l'ha con te e ti cuce addosso la reputazione da serpe e persona falsa, non è affatto banale. 9+
New Year's Day: reputation si conclude con questa piano-driven ballad totalmente scollegata musicalmente dal resto del disco. In questa canzone Taylor spiega come il vero romanticismo non sia a chi darai il bacio durante la mezzanotte dell'ultimo giorno dell'anno, ma chi starà con te a mettere a posto il giorno dopo. Un pezzo romantico, con un velo di nostalgia, che dimostra che forse la vecchia Taylor non è totalmente morta. 8

Si conclude così un vero e proprio viaggio negli ultimi due anni della vita di Taylor, iniziato con rabbia, ribellione, ansia, e giunto ad oggi con amore e consapevolezza di ciò che è importante nella vita. Percorso che si rispecchia nelle due parti dell'album: la prima più aggressiva e arrabbiata, emozioni e sentimenti con cui la Swift ha iniziato a lavorare a questo disco, la seconda più romantica e tranquilla, stati d'animo che rispecchiano ciò che è oggi. Musicalmente reputation è un ulteriore salto in avanti nella discografia della cantante, che è passata dal pop più leggero di 1989 all'elettronica più pesante di questo album, con produzioni particolarmente curate e studiate, e testi non banali e ricchi di particolari. Per temi, musiche, intenzioni, significati, è probabilmente il miglior album di Taylor Swift e il miglior album pop dell'anno. 9+

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