martedì 17 novembre 2015

Review: Purpose - Justin Bieber

Gli ultimi anni, dopo il rilascio del suo terzo studio album Belive, sono stati piuttosto movimentati per Justin Bieber. L'ex ragazzino prodigio infatti è stato sotto l'occhio pressante dei media per moltissime vicissitudini, tra cui la fine della sua relazione con la cantante Selena Gomez, e diversi problemi legati alla giustizia, in quanto è stato più volte fermato dalla polizia per atti vandalici e guida pericolosa e/o sotto l'effetto di sostanze.
Questo album, quindi, rappresenta un riscatto e un nuovo inizio, un modo per ricordare alla gente che Justin non è solo un oggetto per i tabloid, ma è anche un cantante talentuoso.


Mark My Words: Il disco si apre con questo brano che più che una canzone vera e propria, risulta una sorta di intro allungato. Atmosfera soft e breathy vocals sono le caratteristiche di questa traccia che, come dichiarato da Justin da The Ellen Degeneres Show, riguarda la sua relazione con la ex Selena Gomez. 7+
I'll Show You: slow elettronica dalle influenze r'n'b in cui Justin mostra il suo lato vulnerabile, dando una risposta alla serie di errori e bravate che ha fatto negli ultimi tempi, dicendo che è difficile crescere come un adolescente normale quando si ha l'occhio dei media puntato addosso. Brano personale e sentito.7.5
What Do You Mean?: lead single di questa nuova Era discografica che ha regalato al cantante la sua prima #1 nella Billboard Hot100, debuttando proprio in vetta. Brano pop con pesanti influenze Tropical House e caratterizzato da un upbeat tempo. Come suggerisce il titolo, la canzone si riferisce all'insicurezza e ai sentimenti velati delle ragazze con cui Justin si è dovuto confrontare. Catchy e con una produzione molto interessante. 8/9
Sorry: Secondo singolo dell'album che ha raggiunto la Top5 dei singoli più venduti in moltissimi paesi. Anche qui troviamo una produzione tropical house, curata da Skrillex e Blood. Il testo si può leggere in due modi: delle scuse a Selena Gomez o, più in generale, ai fans per il suo comportamento sopra le righe. Una piacevolissima club-banger. 8/9
Love Yourself (feat. Ed Sheeran): Brano dalla produzione estremamente spoglia, a cui partecipa sia nella scrittura che nei backgroud vocals del ritornello Ed Sheeran. Innegabile che lo stile del cantautore inglese si respiri totalmente all'interno di questo brano che si rivolge ad una ipotetica ragazza con toni piuttosto aspri e disillusi. 7.5
Company: Abbastanza vicino allo stile di What Do You Mean, ma senza le influenze tropicali, questa canzone è una piacevole midtempo pop/dance in cui Justin, senza mettere pressioni o obblighi, chiede ad una ragazza di farsi compagnia a vicenda, anche solo per parlare. Ottima album track, che potrebbe avere potenzialità da singolo. 8
No Pressure (feat. Big Sean): Come se fosse il seguito della canzone precedente, qui Justin, cantando con dei breathy vocals, parla ad una ragazza dicendole che, anche se lui non può più fare a meno di lei, non le chiede di affrettare i tempi o chiarirsi in fretta le idee. Piacevole midempo r'n'b, in cui si rinnova la collaborazione tra Bieber e Big Sean, ma non da fuochi di artificio. 7/8
No Sense (feat. Travis Scott): midtempo r'n'b/trap, che sembra più un brano di Chris Brown o Usher, piuttosto che di Justin Bieber. Nonostante la produzione non abbia un sound particolarmente innovativo, risulta essere una traccia molto piacevole e interessante, quanto meno perchè non rispecchia il classico stile del cantante canadese. 8-
The Feeling (feat. Halsey): bellissima slow EDM/dubstep prodotta da Skrillex e Ian Kirkpatrick con la partecipazione della newbie che sta conquistando tutto il mondo con la sua New Americana, Halsey. Nel brano ci si pone la domanda che spesso ognuno di noi si pone durante una nuova storia di amore: sono innamorato della persona o della sensazione? 8+
Life Is Worth Living: piano-driven ballad, molto semplice e delicata nella produzione, che lancia un messaggio positivo (come suggerisce il titolo) di carattere generale, ma che mostra anche un lato più maturo e personale dello stesso Justin. 7/8
Where Are U Now (with Skrillex & Diplo): Secondo singolo estratto dall'album nato dalla collaborazione tra Skrillex e Diplo che Justin ha deciso di inserire anche nel suo disco. Si tratta di una ballad EDM in cui i due producers hanno davvero messo il loro meglio, riuscendo a creare una produzione stupefacente. La vulnerabilità e sensibilità mostrata dai vocals di Justin sono un bellissimo contrasto con la musica elettronica. 8.5
Children: Nuovo brano prodotto (anche) da Skrillex che, va detto, ha creato alcuni tra i brani migliori di questo disco, dimostrando come l'accoppiata Skrillex-Bieber sia decisamente vincente. Slow elettronica nei versi, uptempo nel chorus, questo brano manda un messaggio universale: essere un esempio e fare la differenza per un mondo migliore. 8.5
Purpose: title track che conferma le aspettative dell'introduzione iniziale, cioè con questo album Justin vuole riscattarsi e voltare pagina. E lo dimostra con questa piano-driven ballad, molto personale, in cui tiene un dialogo con Dio, o letta in altra maniera, con i suoi fedeli fans, dicendo grazie. 8
Been You: Prima bonus track della Deluxe Edition. Uptempo dance/EDM che finalmente dà un po' di movimento alla tracklist. La canzone parla di un amore perduto di cui Justin vorrebbe una seconda chance perché si è reso conto, forse troppo tardi, che poteva essere la ragazza per lui. Ottimo break. 8+
Get Used To It: Altra uptempo più sullo stile dei brani del passato: pop/dance e che parla di una storia di amore felice, o meglio, in questo caso, di quella che inizialmente era un'amicizia e poi si è trasformata in qualcosa di più. Piacevole. 7.5
We Are (feat. Nas): midtempo pop/r'n'b con influenze trap/urban che parla di una relazione finita a causa di maldicenze e odio, cosa per altro molto diffusa tra i personaggi famosi, sempre sotto la lente d'ingrandimento dei media e testate di gossip. 7/8
Trust: midtempo dal vibe pesantemente r'n'b con influenze trap. Giusta bonus track, non ha molto potenziale e non cattura molto l'attenzione, soprattutto dopo aver ascoltato già sedici canzoni. 7-
All In It: Anche qui abbiamo un'atmosfera r'n'b, ma quanto meno possiamo goderci un messaggio diverso, che parla di positività, di seguire le proprie passioni, i propri sogni, il proprio cuore. Non male, ma comunque un po' pesante arrivati a questo punto. 7.5
Hit The Ground: Bonus track presente nella versione Giapponese dell'album, è una bella uptempo catchy prodotta da Skrillex dal ritmo incalzante e dal sound piuttosto interessante. Un vero peccato che questa canzone sia relegata solo all'edizione Giapponese, meritava un posto nella standard, anche per dare più ritmo ad una tracklista abbastanza lenta. 8.5
Sono presenti anche la demo iniziale di Where Are U Now, un remix di What Do You Mean con il featuring di Ariana Grande e la collaborazione con Cody Simpson all'interno del brano folk pop Home To Mama, rilasciata lo scorso anno.

Non c'è molto da aggiungere, per concludere questa lunga recensione, che non sia già stato detto: questo album segna una svolta nella carriera di Justin Bieber, mostrando un lato più maturo di se e anche una maggiore maturità nel sound, ma segna anche una rinascita e un voltare pagina dopo le vicende personali di cui è stato protagonista. 
Alla fine, una seconda possibilità si può sempre dare, e questo è il modo per Justin di chiedere scusa e per noi di dargli nuovamente fiducia. 8+

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