lunedì 16 novembre 2015

Review: Made In The A.M. - One Direction

Innegabile che i One Direction siano stati il fenomeno teen-pop di maggiore impatto (insieme a Justin Bieber) negli ultimi 5 anni. In un periodo musicale in cui le boy-band erano un po' sparite e non andavano così di moda come agli inizi degli anni 2000, questi ragazzi sono risultati come un prodotto commerciale assolutamente vincente!
Ora però questo brand sembra aver vacillato un po': prima con l'uscita dal gruppo di Zayn Malik che ha scelto di abbandonare i 1D per dedicarsi ad una carriera solista, poi l'annuncio degli altri ragazzi che hanno dichiarato di volersi prendere un periodo di pausa nel 2016 alla fine del periodo promozionale di quest'ultimo album.
Indipendentemente dal loro futuro, semmai si riuniranno tutti insieme e se questo periodo di pausa è in realtà uno scioglimento della band, bisogna riconoscere che in 5 anni hanno totalmente rivoluzionato il mercato musicale come fecero a loro tempo i Backstreet Boys e gli N'SYNC.


Hey Angel: L'album si apre con un brano pop dalle influenze rock. Molto bella l'energia che si respira e mostra una certa maturità nel sound, cosa comunque già vista anche con i precedenti lavori. Bel modo per iniziare il disco, ma c'è di meglio in seguito. 7.5
Drag Me Down: Primo singolo estratto che ha ottenuto un ottimo riscontro in termini di classifiche, arrivando alla #1 anche in Paesi, come Australia e Francia, in cui non avevano ancora raggiunto questo obiettivo. Midtempo pop, con un sound interessante caratterizzato da chitarre che la critica ha associato come sound alla hit Rude dei Magic. Ottimo primo singolo, catchy, ma non banale. 8.5
Perfect: Secondo singolo estratto grazie al quale i One Direction hanno infranto il record dei Beatles per il maggior numero di singoli di una band che hanno debuttato in top10 nella Billboard Hot100. Si tratta di una power pop ballad che parla di non essere il classico principe azzurro da presentare ai genitori, ma il ragazzo perfetto per vivere il momento e divertirsi. 8
Infinity: Promo single rilasciato in concomitanza all'annuncio del titolo dell'album. Altra power pop ballad che parla di una rottura amorosa, più nello specifico ci si chiede quanto tempo serva per guarire un cuore infranto. La risposta la si trova nel titolo. Potente il chorus e potentissima la produzione dal middle8 alla fine della canzone che si arricchisce sempre più di elementi. 8+
End Of The Day: Altro brano che segue più o meno il sound e la tipologia dei due precedenti. Il ritornello è caratterizzato da una melodia piuttosto catchy ed è molto bella la chitarra elettrica verso la fine della canzone, ma in generale non ha l'appeal che hanno Perfect e Infinity. 7
If I Could Fly: stupenda piano-driven ballad che si arricchisce di archi e phatos man mano che procede la canzone. Il tema è quello di lasciar cadere tutte le proprie difese e mostrarsi per ciò che si è solo alla persona amata. Una bellissima dichiarazione dal gusto un po' malinconico. 8/9
Long Way Down: si prosegue sulla scia delle ballad più "classiche" con questo piacevole brano pop dalle influenze country. Si tratta di una break-up song che grazie al sound e all'interpretazione crea un'atmosfera particolarmente emozionante e sentita. 8
Never Enough: La vera sorpresa del disco! Una uptempo super frizzante e divertente, pop-rock, dalle influenze funk. Niall ha dichiarato che questo è il suo brano preferito perché è diversa rispetto tutto ciò che hanno fatto in precedenza, e in effetti ha ragione! Non sarebbe male estrarla come singolo. 8.5
Olivia: si continua sullo stile un po' scanzonato e divertente del precedente brano con questo brano dal sound davvero inedito per i One Direction. Un confronto con un'altra celebre canzone si potrebbe fare con Love Song di Sara Bareilles. Piacevole. 7/8
What A Feeling: Altro highlight del disco. Questa canzone, è una bella midtempo pop-rock che, come dichiarato da Liam, che l'ha citata come una delle sue preferite del disco, come stile si avvicina molto a quello dei Fleetwood Mac. 8/9
Love You Goodbye: Altra ballad pop-rock che si rifà al sound di qualche decade fa. In realtà è un ottimo compromesso tra le loro precedenti ballad, dall'atmosfera teen, e una produzione più adulta e matura, in grado di far presa anche su un target più ampio. 8.5
I Want To Write You A Song: Uno di quei brani che si odia o si ama. Si tratta di una guitar-driven ballad la cui melodia è a metà tra una ninna nanna e una filastrocca. Probabilmente poteva essere una bonus track, messa nella standard edition risulta un po' una filler. 6.5
History: Ultimo brano della tracklist nella sua edizione standard. Ancora una volta troviamo una midtempo/ballad caratterizzata da chitarra acustica e clap-beat, che parla della fine di una storia d'amore, o meglio, suona più come una sorta di ultimo tentativo per rimanere insieme alla persona amata. 7
Temporary Fix: Prima bonus track e rappresenta la vera canzone rock del disco. Più che un brano degli One Direction sembra appartenere ai colleghi e amici 5 Seconds Of Summer. Questo è una delle pochissime tracce non prodotte da Julian Bunetta e John Ryan e si sente, è proprio una ventata di aria fresca. 8+
Walking In The Wind: tema della canzone il dirsi addio, ma con la speranza sempre viva di rivedersi in posti sconosciuti e per ragioni che non comprendiamo. Harry Styles ha dichiarato una grande influenza di questa canzone è Graceland di Paul Simon. 7
Wolves: Il titolo poteva suggerire una canzone più aggressiva, potente e interessante, invece è un brano che, tutto sommato, non cattura davvero l'attenzione e risulta anche abbastanza piatta nonostante si tratti di una uptempo. 7
A.M.: Canzone che di fatto ha suggerito il titolo dell'album. Si tratta di una piacevole midtempo/ballad che parla di amicizia, delle conversazioni a tarda notte dopo un party, di quei ricordi che rimarranno per sempre. Bello il significato. 7/8

In conclusione Made In The A.M. rappresenta un ulteriore gradino in più che i One Direction hanno fatto verso una maggiore maturità artistica e personale. Sono spariti i brani catchy teen-pop e sono arrivate canzoni mature che parlano più di vita vissuta, senza però abbandonare realmente il loro stile da boy-band. C'è da dire che è un album abbastanza altalenante e volendo è possibile creare un album più da "adulti" anche senza bisogno di riempirlo con midtempo e ballad, ma comunque, rispetto a Four, c'è un più che discreto salto di qualità! 7/8

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