lunedì 26 maggio 2014

Review: Me. I Am Mariah... The Elusive Chanteuse

Sono circa un paio d'anni che Mariah cerca di lanciare a dovere il suo quattordicesimo studio album: prima con Triumphant (Get 'Em) pubblicato nell'Agosto 2012, che però ottenne scarsissimi risultati, e poi con #Beautiful feat.Miguel, rilasciato a Maggio 2013 che, nonostante i risultati discreti, non fu sufficiente per pubblicare il disco. In seguito la Carey ha ritentato con The Art Of Letting Go (titolo inizialmente scelto anche per l'album) e con You're Mine (Eternal), ma anche questi singoli si sono rivelati flop a livello commerciale. 
Tuttavia Mariah, forte e sicura del suo lavoro fatto in studio di registrazione, ha deciso di pubblicare comunque la sua quattordicesima fatica discografica dal titolo Me. I Am Mariah... The Elusive Chanteuse, nella quale troviamo diverse collaborazioni importanti, sia per quanto riguarda i featuring che in ambito di produzioni.


Cry: L'album si apre con la specialità di Mariah: una ballad. Piano e voce caratterizzano questa emozionante canzone che parla di una storia finita. La voce di Mariah si mantiene molto soft fino a metà canzone, per poi diventare piena e potente. Brano elegante, raffinato ed emozionante. 8.5
Faded: Midtempo alla cui produzione troviamo uno dei producer più richiesti dell'ultimo anno: Mike Will Made It. Il tema è ancora una storia d'amore finita, la base, seppur molto interessante, ha un po' deluso le aspettative, da Mike Will ci si poteva aspettare qualcosa in più. Ottimi i vocals. Il pezzo è stato scelto come prossimo singolo (forse non la scelta più azzeccata). 7/8
Dedicated (feat. Nas): Il ritmo si fa più veloce in questo brano che, come suggerisce il titolo, funge da dedica principalmente a due cose: la musica e le storie d'amore passate di Mariah. Nell'intro sentiamo la Carey e Nas parlare con nostalgia degli anni '80 (in particolare il 1988). Prima produzione di Hit-Boy che incontriamo nel disco; piacevole, ma non tra le migliori del disco. 7,5
#Beautiful (feat. Miguel): Midtempo R'n'B/Soul che è servito da primo singolo, rilasciato ormai un anno fa. Il brano ha avuto la sua peak position nella Billboard Hot100 alla #15 ed è diventato Disco di Platino negli USA. Il mix tra i due cantanti (non solo vocalmente, ma anche in ambito di produzione) ha creato un bellissimo brano con un vibe old school tipico della Motown. Stupendo il whistle come outro della canzone. 8/9
Thirsty: Traccia hip hop/R'n'b club-friendly, prodotta da Hit-Boy (la migliore produzione del producer nell'album). Con Thirsty siamo un po' trasportati al passato, quando Mariah ritornò sulle scene musicali con la hit It's Like That. Utilizzata solo come promo single, questo brano ha davvero tanto potenziale e i versi "Uh, you're thirsty" sono tremendamente catchy da entrare subito in testa. 8/9
Make It Look Good: Vibe anni '80 per questa midtempo prodotta dalla coppia Dupri-Cox (che troveremo dominante nella seconda parte del disco). Il ritmo e l'atmosfera sono sicuramente coinvolgenti e rendono estremamente piacevole l'ascolto di questo brano. 8-
You're Mine (Eternal): Terzo singolo pubblicato il 12 Febbraio 2014, prodotto da Darkchild. Si tratta di una ballad molto emozionante che, sia per struttura che per tema, ricorda vecchi classici come We Belong Together e Stay In Love. Bella base, ottima interpretazione e bellissimi vocal specialmente nel finale con l'immancabile whistle; davvero un peccato che non abbia ottenuto l'attenzione che avrebbe meritato. 8/9
You Don't Know What To Do (feat. Wale): La coppia Dupri-Cox crea finalmente la prima vera uptempo del disco. La canzone, per come inizia, può essere associata al suo classico natalizio All I Want For Christmas Is You, in quanto inizia come una ballad per poi lasciare spazio ad un ritmo upbeat. Anche qui troviamo un'atmosfera retrò che ci riporta alla dance anni '70; molto catchy sia come base che come testo, sarebbe stato un perfetto singolo estivo. 8.5
Supernatural: Forse uno dei brani più attesi, o quanto meno che incuriosiva di più per la presenza nella traccia dei piccoli gemelli di Mariah, Moroccan e Monroe. Le risate e le vocine dei piccoli rendono questa midtempo/ballad molto tenera e dolce, inoltre i vocals di Mimi sul finale della canzone sono davvero stupendi. 8
Meteorite: Altra uptempo, questa volta prodotta da Q-Tip. Genere prettamente Dance dal gusto retrò (dettato anche dalla citazione di Andy Warhol, che trasporta immediatamente allo Studio54). Mariah in questa canzone fa un commento sulla celebrity culture, comparando (forse) se stessa alle nuove celebrità la cui fama è un fiamma che fa presto spegnersi. Ottima canzone! 8/9
Camouflage: Si ritorna a ritmi lenti con questa nuova ballad. Altra piano ballad sullo stile di Cry, ma questa rimane un po' più piatta. In ogni caso la magica voce di Mariah riesce a impreziosire ed arricchire anche una canzone che sarebbe solo ok. 8-
Money (feat. Fabolous): Ultima produzione di Hit-Boy nell'album che ha creato una piacevolissima midtempo R'n'B che potrebbe tranquillamente far parte di E=MC2, undicesimo studio album della Carey. Il featuring di Fabolous dà un prezioso aiuto, è uno di quei casi in cui alcune strofe rap (non solo nel middle8) arricchiscono la canzone. 8
One More Try: Cover di un vecchio successo di George Michael. Stupenda interpretazione di Mariah, ottimi vocals e bellissima atmosfera, tuttavia l'eccessiva lunghezza della canzone, arrivati anche alla tredicesima traccia del disco, inizia a diventare pesante. 7/8
Heavenly (No Ways Tired/Can't Give Up Now): Ballad vecchio stile con coro gospel in supporto. Se si dovesse accostare questa canzone con un vecchio successo di Mariah, sarebbe sicuramente Hero, il tema, e anche qualche lyrics, è lo stesso: non mollare, provarci e trovare la forza di andare avanti. Canzoni come questa sono sempre molto belle e toccano molte emozioni. 8.5
The Art Of Letting Go: una delle tre bonus track (le altre due sono remix derivanti dal progetto fallito Angel Advocate). Secondo singolo estratto e dati gli scarsi risultati, relegata come bonus track. Ballad elegante e di classe, in cui Mariah dà uno splendido sfoggio delle sue doti canore e interpretative. La produzione è di Darkchild, il quale ha forgiato le due ballad più belle del disco. 9

In conclusione Me. I Am Mariah... The Elusive Chanteuse è un album che riporta Mariah, almeno nel sound e nella qualità delle canzoni, ai fasti dei suoi album migliori, quali Butterfly e The Emancipation Of Mimi. Disco elegante e di classe, ogni traccia, se presa singolarmente, ha un suo carattere distintivo e si nota una grande qualità vocale e produttiva; tuttavia nel suo insieme,  dopo Meteorite si accusa una certa stanchezza per la grande presenza di ballad. 8

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