mercoledì 27 aprile 2016

Review: Lemonade - Beyoncé

Ancora una volta, Beyoncé ha tenuto tutto sotto chiave fino all'ultimo, rilasciando a sorpresa il suo sesto studio album intitolato Lemonade, e, ancora una volta, la cantante ci offre un visual album. Ma a differenza di BEYONCE', uscito nel 2013, dove ogni brano era accompagnato da un video, per questo progetto Beyoncé ha deciso di girare un film di circa un'ora al cui interno vengono eseguite le canzoni del disco.
I temi del disco sono principalmente due: i sentimenti che seguono un tradimento della persona amata e dichiarazioni sociali e politiche riferite al popolo afroamericano.
Come sempre, la cantante ha cercato di essere ambiziosa, sia rispetto al marketing sia a livello di sound, e a proposito di quest'ultimo aspetto, scopriamo se c'è riuscita.
Il disco, intiolato Lemonade, è ispirato da un discorso fatto dalla madre di Jay-Z per i suoi 90 anni in cui afferma"I was served lemons, but I made lemonade", come metafora per indicare che nella vita spesso ci si confronta con periodi difficili e delusioni, ma sta a noi trasformare questi momenti in qualcosa di positivo.





Pray You Catch Me: l'album si apre con una ballad. Atmosfera molto delicata, data dalla base caratterizzata da un lento pianoforte e dalla voce di Beyoncé usata in maniera soft; sul finale la musica si arricchisce di archi che donano più pathos al brano. Il testo si riferisce al momento in cui una persona intuisce che il proprio partner la sta tradendo e iniziano le preoccupazioni e i dubbi. 7/8
Hold Up: dopo aver scoperto il tradimento, si cerca di negarlo dicendo al compagno quanto lo si ama e che nessun altra potrà amarlo come lei, e si viene sopraffatti da gelosia, "pazzia", e delusione. Questo è il tema di questo brano prodotto da Diplo che ha utilizzato un sound reggae, ma piuttosto minimal, contenente un sample di Can't Get Used To Losing You di Andy Williams. 8-
Don't Hurt Yourself (feat. Jack White): segue un sentimento di rabbia, e in questo brano pop-rock, contenente un sample di When The Levee Breaks dei Led Zeppelin, Beyoncé, con voce parecchio modificata/distorta, si sfoga rivolgendosi al suo partner dicendo che se le fa del male, sta solo facendo del male a se stesso. Un brano potente e arrabbiato e una Bee inedita con questo sound rock davvero molto incisivo. 8+
Sorry: quando la rabbia si è sfogata, si prova un senso di apatia e menefreghismo in cui non si vuole sentire le scuse dell'altro, ma solo togliersi dalla testa la situazione. Tra i produttori spiccano Melo-X e Hit Boy, per questo brano pop-dance con influenze trap che ha incuriosito moltissimo i fans per l'ultimo verso "he better call Becky with the good hair". I siti di gossip sono impazziti cercando di capire chi sia questa Becky che, a quanto pare, ha avuto una storia con Jay-Z. Potenziale singolo. 8.5
6 Inch (feat. The Weeknd): arriviamo ora ad uno dei brani più interessanti, soprattutto per la collaborazione con l'artista r'n'b del momento: The Weeknd. Il brano si configura come un vero e proprio anthem per tutte le donne indipendenti che guadagnano i propri soldi e ne vanno orgogliose, utilizzando l'immagine del tacco 15cm come simbolo di potere. Tra le canzoni più radiofoniche e catchy. 8/9
Daddy Lessons: altro brano dal sound decisamente inedito per Bee che si cimenta nel country (con alcuni spunti jazz). La canzone parla della sua infanzia in Texas e di suo padre, figura di riferimento non solo nella vita privata, ma anche nell'avviare e gestire la sua carriera fino al 2011. Il rapporto lavorativo tra i due finì a causa della scoperta dell'infedeltà di Matthew Knowles nei confronti della moglie Tina, e dato che il tema del tradimento è uno dei fili rossi del disco, può essere visto come un confronto tra padre e marito. Apprezzabile il rischio di cimentarsi nel country, ma forse non era necessario. 7-
Love Drought: segue il momento in cui, a sangue freddo, si cerca di parlare e di riformare la coppia alla quale si è dato tanto amore e importanza. In questa delicata ballad prodotta da Mike Dean, che ha sviluppato un bellissimo beat, sembra proprio che Bey parli con suo marito dicendogli che, se vogliono davvero, possono muovere montagne, far piovere e fermare questa siccità d'amore. 8-
Sandcastles: piano driven ballad, molto spoglia nella sua produzione per mettere in mostra i vocals di Beyoncé. I castelli di sabbia buttati giù dalle onde, rappresentano le promesse del matrimonio che si sono infrante, ma in questo caso la cantante guarda al futuro con speranza. Toccante, ma non all'altezza delle sue passate ballads. 7.5
Forward (feat. James Blake): a chiudere questa storia di tradimento che ha caratterizzato gran parte dell'album, ci pensa questo breve brano di un minuto in cui James Blake, nella parte di un partner maschile, fa un passo in avanti insieme alla sua compagna per superare il momento di crisi e combattere per la coppia. Più che una canzone, è una sorta di outro del brano precedente.
Freedom (feat. Kendrick Lamar): Ed ecco il secondo tema dell'album, cioè quello socio-politico. In questo brano Beyoncé, in collaborazione con Kendrick Lamar, parla di razzismo e parità sociale e, in particolare, si configura come un forte anthem per tutte le donne afroamericane. Il brano è caratterizzato da tre samples di tre canzoni pubblicate in anni differenti, a rappresentare diversi periodi storici a cui si fa riferimento nel testo. Traccia potente e molto incisiva. 8
All Night: la vera conclusione del racconto di delusione e dolore dell'album si ha con  questo brano. Si tratta di una midtempo groovy, soul, che ricorda le grandi dive del passato, in cui si parla di una relazione che, dopo aver passato un periodo complicato e del tempo per riacquistare la fiducia, si ritrova determinata ad andare avanti. Molto piacevole sia come musica che come vocals. 8.5
Formation: Primo singolo, rilasciato il 6 Febbraio. Si tratta di una uptempo hip hop/bounce con influenze trap prodotta da Mike Will Made It; un altro inno alla popolazione nera, ispirato dal movimento Black Lives Matter, nato in seguito all'uccisione di giovani ragazzi afroamericani (disarmati) uccisi da poliziotti bianchi. Lo stile musicale di questo brano, è un omaggio che Beyoncé fa alle proprie origini. Il singolo non è riuscito a entrare nella Billboard Hot 100. 7/8

Lemonade è senza dubbio un disco che incuriosisce e fa discutere: quasi tutto l'album è incentrato sulle varie fasi del tradimento, o meglio, le fasi in cui una donna scopre il suo uomo che la tradisce, fino alla riappacificazione, e questo è assolutamente un elemento di discussione e gossip su presunte scappatelle da parte di Jay-Z e si sa, il gossip comunque è pubblicità che fa presa sul pubblico. La cantante con gli ultimi due album ha usato una tecnica di marketing piuttosto simile e questo sta comunque ripagando in termini di vendite, dato che si parla di una first week piuttosto consistente, ma via via diventa sempre meno commerciale e questo è un peccato perché comunque è un'artista mainstream e il suo pubblico è formato anche da persone che hanno amato e amano hits come Crazy In Love, Beautiful Liar e Single Ladies, e in Lemonade già ci sono pochi brani con potenzialità da singoli, figuriamoci da hit. 7/8

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