sabato 14 giugno 2014

Review: A.K.A. - Jennifer Lopez

Ci siamo! Dopo un periodo di assenza dal musicbiz, che ha seguito la fine del suo primo tour mondiale, in cui si è dedicata ad altre attività, tra cui la televisione come giudice di American Idol, Jennifer Lopez torna con un nuovo progetto discografico che ha tutta l'intenzione di mostrare al mondo la sua grandezza come artista, spesso troppo sottovalutata. 
J.Lo ci aveva lasciato, con l'ultimo album e seguente Greatest Hits, a sonorità prettamente dance, rilasciando grandi hit quali On The Floor, I'm Into You e Dance Again. Ora, con A.K.A. (Also Known As), la Lopez torna alle origini, ai suoi primi dischi, quelli con sound maggiormente urban/r'n'b/hip hop, senza però tralasciare nessun genere che ha caratterizzato la sua carriera; in realtà possiamo definire questo album come una sorta di revival modernizzato dei precedenti dischi.


A.K.A. (feat. T.I.): L'album si apre con la title track; una canzone urban che ripesca le sonorità elettroniche di Brave e Love? facendole fare un salto di qualità (e azzardando lievemente un po' di dubstep, assente nel precedente disco). Il brano è una sorta di testamento dell'album in cui Jennifer si presenta come "Not the girl you used to know". Il featuring forse non era necessario, ma non stona affatto. 8.5
First Love: Secondo singolo ufficiale prodotto dall'hit maker Max Martin. Midtempo dal gusto pop (forse anche di qualche anno fa), in cui l'interpretazione della Lopez e i beat martellanti rendono questo brano uno dei più catchy e intensi del disco. Purtroppo i risultati in classifica non sono stati dei migliori ed è un vero peccato perché il vibe da ballad, mixato al ritmo di Martin, creano davvero un ottimo brano.  8.5
Never Satisfied: Rallenta un po' il ritmo con questo brano che mischia vari generi: le strofe sono molto soft, quasi una slow jam r'n'b, mentre il chorus ha il tipico sound da power ballad. Brano che mostra una Jennifer Lopez molto matura sia sotto il profilo vocale sia sotto quello musicale. Bellissima canzone e forse ancora inedita come tipologia per la Lopez. 8/9
I Luh Ya Papi (feat. French Montana): Primo singolo ufficiale. Midtempo prettamente hip hop, sia come produzione che come vocals, che in questo caso sono proprio strofe rap. Produzione fresca ed estiva, ritornello tremendamente catchy che a primo ascolto può risultare troppo ripetitivo, ma una volta che entra in testa diventa una droga. Il featuring di French Montana non è inutile,in quanto dà un po' di stacco dai ritornelli. 8+
Acting Like That (feat. Iggy Azalea): Sound ripescato da Rebirth e modernizzato con una produzione particolare, ipnotica e dark. Testo duro in cui Jenny canta: "You gon' miss me when I'm gone [...] When I leave I'm taking all". Ottimo featuring con la star hip hop del momento, Iggy Azalea, per un brano dal sapore "girl power". 8
Emotions: Ballad pop/r'n'b co-scritta da Chris Brown. Il testo è duro, sofferto ed emozionante; Jennifer interpreta benissimo il brano dando la giusta intensità alle lyrics e nel middle8 c'è una sequenza serrata davvero forte. Vocals potenti, Jenny ci mette davvero l'anima a cantare questo brano. 8
So Good: cresce un po' il ritmo con questa midtempo prodotta da Youngblood (già producer di A.K.A. e Acting Like That) che è riuscito a creare tre brani molto diversi tra loro. La base è dance/synth-pop e il mix con i vocals soul di Jenny creano una piccola magia; si potrebbe considerare come un mix ideale tra This Is Me...Then e Love?. 7/8
Let It Be Me: Il punto più alto dell'album per quanto riguarda le emozioni. Ballad dal gusto latino caratterizzato da chitarra e violino, che rimanda al suo album in spagnolo Como Ama Una Mujer. Con Emotions avevamo avuto solo un assaggio della potenza vocale di Jennifer: la canzone scorre romantica e soft fino al middle8, poi J.lo dà sfoggio delle sue doti canore che lascerebbero di sasso tutti coloro che non la reputo valida come cantante. Brano delizioso. 9
Worry No More (feat. Rick Ross): Slow jam r'n'b dalla produzione molto bella e curata, potrebbe competere tranquillamente con altre canzoni di cantanti più radicate in questo genere (per esempio Ciara e Kelly Rowland). Il featuring con Rick Ross risulta essere un sovrappiù che forse era evitabile. 7/8
Booty (feat. Pitbull): si rinnova una delle coppie più solide, artisticamente parlando, del pop: J.lo e Pitbull. Uptempo catchy, coinvolgente già dalle primissime note, che rimanda a Love?, ma mantenendo comunque lo spirito urban dell'album. La produzione, con vibe orientale, è un piccolo gioiello, senza dubbio la migliore uptempo del disco. Seppur ormai abbiamo sentito la Lopez e il rapper di Miami in moltissime canzoni, il featuring è azzeccato e arricchisce la canzone. Una parola per descriverla? HIT. 8/9
Tens (feat. Jack Mizrahi): Uptempo formidabile, non si capisce bene perchè sia una bonus track. Brano dallo stile totalmente inedito per Jennifer, potrebbe diventare facilmente un nuovo gay anthem; un ipotetico mix tra Vogue di Madonna, per i riferimenti alla moda, e Work Bitch di Britney Spears, per la badass attitude. 8.5
Troubeaux (feat. Nas):  Brano che per vari motivi è una sorta di salto nel passato. La produzione è molto r'n'b anni '90 mescolata a lievi accenni funk, e il sax in sottofondo oltre a dare un'idea di retrò, ricorda anche il sound di Get Right, seppur non così presente come nel lead single di Rebirth. Giusta bonus, non è molto potente come canzone. 7.5
Expertease (Ready, Set, Go): tra gli autori troviamo la più richiesta del momento: Sia. Si tratta di una uptempo dal gusto squisitamente pop, senza contaminazioni di altri generi che hanno contraddistinto il sound di Jennifer (Urban, Hip Hop, R'n'B o Dance). Piacevole, catchy, divertente e fresca, è un brano che conquista non appena parte il chorus. 7/8
Same Girl (feat. French Montana): usata come buzz single, nella versione album è stato aggiunto il featuring con French Montana che, in questo caso bisogna proprio dirlo, è inutile e rovina la canzone che nella sua solo version è un piccolo capolavoro. Si può considerare come una Jenny From The Block 2.0 per quanto riguarda il tema, mentre la produzione mischia urban, r'n'b, pop, arricchita da uno splendido utilizzo dei violini. Purtroppo questa versione fa calare un po' il voto. 8+

Tutti quelli che avevano storto il naso di fronte alla svolta dance di Love?, con A.K.A. sicuramente torneranno sui propri passi, così come ha fatto Jennifer tornando alle sue origini. Come abbiamo visto, A.K.A. è una raccolta di brani che attingono un po' da tutto il suo repertorio passato, abbiamo brani Urban, R'n'B, Dance, Latin e Pop, e nonostante questo, il disco risulta coeso e ben strutturato. Con questo ottavo studio album Jennifer dimostra una grande maturità artistica, non fermandosi ancora alla dance che le ha regalato molte hit, ma virando profondamente rotta, inoltre possiamo sentire vocals che prima di oggi avevamo solo sentito parzialmente in Como Ama Una Mujer. Ad essere sinceri, potrebbe davvero essere l'album migliore della sua carriera. 8+

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