martedì 5 novembre 2013

Review: Avril Lavigne - Avril Lavigne

Non si può certo dire che la cantante canadese abbia vissuto dei momenti positivi, per quanto riguarda la carriera, negli ultimi anni. Goodbye Lullaby, suo quarto studio album, è stato l'album con la più bassa performance commerciale della Lavigne e i primi due singoli estratti dal quinto album non hanno ottenuto un gran successo nelle classifiche.
Nonostante ciò Avril non demorde e rilascia Avril Lavigne, quinto studio album, con atmosfere decisamente diverse rispetto a quelle introspettive del precedente lavoro; se ci dovessimo basare solo sui due singoli, le aspettative non dovrebbero essere altissime, e invece questo disco stupisce, in particolare sono presenti un paio di tracce che alzano il livello del disco in modo straordinario.


Rock N Roll: L'album si apre col secondo singolo, una uptempo pop rock, dal ritmo incalzante, molto catchy, e una chiara impronta rock. Stupendo il breve assolo di chitarra nel middle8. Purtroppo il singolo non ha ottenuto ottimi risultati, ma rimane comunque una delle tracce più forti e potenti dell'album. 8.5
Here's To Never Growing Up: Midtempo utilizzata come primo singolo. Come genere è una traccia dal gusto prettamente pop con lievi richiami rock; è stata spesso comparata ad alcune canzoni di colleghe come Katy Perry e Taylor Swift. Per quanto riguarda il testo, è ciò che molti ascoltatori non vorrebbero più sentire da Avril, cioè il rimanere teenager. Ormai la cantante ha 30 anni e sappiamo che è in grado di fare ottimi album molto personali e maturi come fu Under My Skin. 7
17: Si ritorna a battere i piedi con la traccia 3. Uptempo pop rock estremamente catchy, potrebbe tranquillamente essere un nuovo singolo. Come mood non cambia molto rispetto al discorso fatto in precedenza, ma questa traccia, per produzione e vocals ha decisamente più appeal rispetto a quella precedente. 8
Bitchin' Summer: Midtempo dal gusto molto estivo, sembra di essere attorno ad un falò sulla spiaggia. Non è una traccia che splende per originalità, sembra un mix di diverse canzoni, e come produzione è molto teen. Sicuramente abbastanza catchy, piacevole da ascoltare, ma non è un highlight del disco. 6.5
Let Me Go (feat. Chad Kroeger): Prima ballad dell'album, terzo singolo estratto. Con questa traccia si apre una sequenza di canzoni che rappresentano il meglio dell'album. Alla canzone partecipa come featuring artist il marito Chad Kroeger, frontman dei Nickelback (co-writer di moltissime canzoni di questo disco); la fusione delle due voci è perfetta, la voce dolce e limpida della Lavigne e la voce roca e profonda di Chad creano un ottimo contrasto. Una delle ballad più belle di Avril. 8/9
Give You What You Like: Altra ballad dal mood molto dark, sembra arrivare direttamente da Under My Skin. I vocals rimangono sempre molto soft e con un senso di malinconia che aleggia per tutta la canzone. La canzone parla di un'ultima notte, prima di chiudere una storia, che non viene vissuta come una cosa sentita, ma solo un modo per "far piacere" all'altro. Molto emozionante. 8/9
Bad Girl (feat. Marilyn Manson): Uno dei brani più attesi, proprio per il featuring, e non ha assolutamente deluso le aspettative. Si tratta di una uptempo dal sound pesantemente rock, i vocals della Lavigne sono modificati nelle strofe rendendoli distorti e nel ritornello creando un effetto distante con un lieve eco; bellissime le distorsioni nel middle8 in cui la voce si fonde con il suono della chitarra elettrica. L'apporto di Manson si limita a dei backgound vocals, ma che comunque danno alla canzone una spinta rock in più. 9+
Hello Kitty: il titolo crea sicuramente curiosità, e la canzone si rivela come ciò che non ci si aspetterebbe da Avril. Uptempo dance elettronica con fortissime influenze dubstep e cantato con qualche sporadico verso in giapponese. Questa canzone è una vera bomba, la produzione è fantastica, coinvolgente e inaspettata. Può essere considerato come l'esatto opposto del brano precedente, ma entrambi rappresentano gli highlights del disco. Da premiare il fatto che Avril si sia cimentata in un brano così diverso dal suo classico stile. 8/9
You Ain't Seen Nothin' Yet: si ritorna al sound caratteristico della cantante degli ultimi album: uptempo pop-rock molto catchy e dal sound abbastanza teen. Estremamente radiofonica, melodia facile da ricordare, sarebbe davvero un ottimo singolo, forse avrebbe ottenuto risultati migliori di Here's To Never Growing Up se usato come primo estratto. Ottimi i vocals e gli acuti. 8
Sippin' On Sunshine: Altra canzone che non ci si aspetterebbe da Avril, ma questa volta il risultato non è dei migliori. Viene mischiato il solito sound pop-rock con elementi quasi caraibici, che rendono la canzone immediatamente associabile a un party in spiaggia. Purtroppo però la canzone risulta banale, poco convincente e abbastanza filler. 6.5
Hello Heartache: midtempo che parla di una storia conclusa. La produzione non è male, ci sono alcuni elementi piacevoli e particolari, ma la canzone nel suo insieme non brilla molto. Una delle cose particolari (i "La la la" con i cori sotto) è anche uno degli elementi che penalizzano il brano, risultano abbastanza fastidiosi e mortificano la canzone che avrebbe anche un bel testo. 7
Falling Fast: prime delle due ballad che chiudono il disco. Sia produzione che vocals ricordano moltissimo alcune canzoni di Taylor Swift; piacevolissimi i vocals molto soft e dolci. Canzone molto delicata che mostra un lato più vulnerabile della cantante. 8-
Hush Hush: Il disco si chiude con una splendida ballad, molto classica come produzione, alla base, nelle strofe, troviamo un piano e alcuni elementi a dare qualche beat, poi dal primo ritornello si arricchisce anche della batteria. Ottima prestazione vocale e interpretazione, il disco non poteva chiudersi in modo migliore. 9.5

Sinceramente basandosi sui primi due singoli non mi sarei aspettato un album del genere, ma mi sono dovuto ricredere. Avril Lavigne è un album davvero ottimo, c'è un perfetto bilanciamento tra uptempo e ballad, tra canzoni di spessore e brani più leggeri, il tutto arricchito da alcune perle davvero inaspettate. Purtroppo i risultati in classifica sembrano essere poco confortanti, ma in ogni caso, questo è senza dubbio un album da tenere in considerazione. 8

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