giovedì 26 settembre 2013

Review: Closer To The Truth - Cher

Cher, un nome, una leggenda. A 67 anni la cantante ritorna con un nuovo album, dopo quasi 12 anni da Living Proof, e un nuovo tour, il Dressed To Kill, annunciato già dalla cantante come ultimo tour della sua incredibile carriera durata mezzo secolo.
Closer To The Truth il titolo di questa ultima fatica discografica che è sostanzialmente divisa in due parti, una dance, uptempo, energetica allo stato puro, e l'altra più soft, slow ed emozionale. Per questo progetto, Cher si è affidata principalmente alle sapienti mani di Marc Taylor per la produzione del disco, lo stesso che ha collaborato alla creazione delle più grandi hit estratte da Believe.


Woman's World: Il disco si apre con il primo singolo estratto. Si tratta di un'uptempo dance dall'energia e carica impressionante. Impossibile rimanere impassibili davanti ai bassi martellanti e alla potente voce della cantante. Forse un po' ripetitiva in alcuni punti, ma anche questo fa parte dell'incredibile energia che trasmette il brano. 8
Take It Like A Man: Altro brano dance in cui tornano prepotenti le distorsioni alla voce nelle strofe, marchio di fabbrica di Believe. Ottimi i vocals. Brano senza dubbio piacevole e catchy, ma forse manca di qualcosa, probabilmente nella produzione, per dare a questa canzone quel pizzico di interesse in più. 7+
My Love: per come inizia la canzone, sembra che ci troviamo di fronte ad una ballad intensa ed emozionale. Niente di più falso, dopo i primi 30 secondi iniziano ad aggiungersi alla base dei bassi, per poi arrivare all'esplosione sia vocale che nella base che diventa sempre più incisiva. Anche qui la performance vocale è bellissima, e, anche se non ci troviamo di fronte ad una ballad, il testo comunica comunque emozione. 8.5
Dressed To Kill: catapultati dalle prime note direttamente agli anni 70-80. Qui la distorsione della voce è pesantissima e dà quasi un effetto conturbante e di mistero. La produzione è una delle meno scontate sentite fino adesso. Nell'insieme il brano è senza dubbio uno dei migliori tra le uptempo presenti. 8.5
Red: partenza in sordina per pochi secondi, ma appena Cher canta arriva l'esplosione vocale! In questo brano gli effetti alla voce sono minimi, per cui sentiamo la vera potenza della cantante e non si può fare a meno di rimanere basiti per la forza di questa donna. Ritornello catchy e strofe incredibilmente martellanti, ingredienti per un ottimo singolo. 8+
Lovers Forever: Unico brano co-scritto da Cher in questo album. Siamo ancora nell'ambito uptempo dance, dal gusto un po' 80s, e dalla produzione accattivante e incalzante. E' innegabile che ci siano alcune ottime qualità in questo brano, ma considerando le tracce precedenti, questa perde un po'. 7
I Walk Alone: Brano co-scritto da P!nk dal gusto country. Proprio da questa canzone è uscito il titolo dell'album, "closer To The Truth" è infatti uno dei versi. Sinceramente da questa collaborazione poteva nascere qualcosa di meglio, non è male, ma non è neanche qualcosa di eccezionale. 7+
Sirens: E arriviamo alla parte più lenta del disco. Ballad intensa, emozionante, toccante. La voce di Cher è limpida e potente, l'interpretazione è eccezionale, e come ciliegina sulla torta la chitarra elettrica nel middle8. Davvero un ottimo brano. 8.5
Favorite Scars: lieve aumento del ritmo, anche se il mondo dance è stato completamente abbandonato. Ottima interpretazione e prestanza vocale, ma trovo sia abbastanza un'album filler. Manca di molto appeal. 6/7
Hope You Find It: secondo singolo estratto. Si tratta di una cover, il brano è cantato originariamente da Miley Cyrus. Nonostante questo fatto, trovo che sia una canzone perfetta per Cher in quanto riesce a trasmettere molto di più ed essere più convincente come interpretazione. La performance vocale è ovviamente ottima e la scelta di proporlo come singolo è senza dubbio intelligente, speriamo che questo splendido brano possa ottenere maggior successo rispetto al primo singolo. 8/9
Lie To Me: ultima traccia della standard edition. Ballad in cui gli elementi alla base sono davvero pochi, questo crea un atmosfera molto intima e personale. Senza dubbio molto toccante, questo brano mette in luce le ottime doti da interprete di Cher. 8-
I Don't Have To Sleep To Dream: Prima traccia bonus. Alla produzione troviamo Timbaland, in una veste inedita potremmo dire, perchè, se messo a confronto con i suoi recenti lavori per Justin Timberlake, qui siamo proprio su un'altra dimensione. Uptempo dance, la cui particolarità è il non presentare bassi potenti, tutt'altro: la canzone è allegra, frizzante, e il sound non è per niente pesante nonostante il ritmo. Punto alto della canzone: l'outro. 8+
Pride: Questa è un peccato non sia stata inserita nella standard, sarebbe stata senza dubbio meglio rispetto a Lovers Forever. Anche qui abbiamo dei vocals potentissimi, e una produzione uptempo, che dalla seconda strofa diventa decisamente interessante arricchendosi di sound diversi tra loro. Ottima traccia. 8+
You Haven't Seen The Last Of Me: una delle ballad migliori degli ultimi anni. Registrata per la soundtrack di Burlesque, film/musical in cui Cher era protagonista insieme a Christina Aguilera. La canzone ha vinto anche un Golden Globe. Il testo infonde forza e tenacia, un inno a non mollare mai, interpretata in modo magistrale. 9

Il ritorno di questa grandissima artista è senza dubbio uno dei comeback più attesi, anche per il lunghissimo tempo intercorso tra Closer To The Truth e Living Proof. L'album, bisogna ammetterlo, non brilla per innovazione e produzioni particolari, ma se si tiene conto dell'età di Cher, non si può fare a meno di restare incredibilmente colpiti dall'energia delle canzoni, dalla potenza vocale e dalla incontenibile personalità di una tra le artiste più longeve di sempre. Lunga vita a Cher!
Voto complessivo: 7/8


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