domenica 1 dicembre 2013

Review: Britney Jean - Britney Spears

La principessa del pop torna con un nuovo progetto discografico dopo il successo, soprattutto di singoli, ottenuto con il precedente Femme Fatale. Se del settimo album i fans lamentavano la totale assenza di Britney, sia in veste di autrice, sia come presenza vocale, con Britney Jean questo aspetto viene abbastanza stravolto, infatti la cantante è presente come co-writer in tutte le canzoni e i vocals sono apparentemente migliorati rispetto a quelli degli ultimi anni dove venivano mascherati da mille effetti. 
L'intenzione della Spears per questo album è stata quella di creare il suo disco più personale di sempre (da qui arriva il titolo, primo e secondo nome della Spears), ma forse, per colpa dell'ingresso di will.i.am come executive producer, possiamo dire che l'obiettivo non è stato proprio raggiunto.



Alien: L'album si apre con questa splendida midtempo prodotta dal genio William Orbit. La produzione che mischia elettronica e violini crea un'atmosfera magica, evocativa, misteriosa. Il testo parla di come Britney si senta come un alieno, totalmente persa come uno straniero nella folla (sembra quasi voglia alludere al periodo che ha seguito il suo breakdown nel 2007); bellissimi i vocals. Una delle canzoni migliori della sua discografia. 9
Work Bitch: primo singolo di questa Era. Uptempo con sound pesantemente EDM e una produzione per nulla scontata (bellissimo il breakdown), in cui Britney mostra una attitude pazzesca: rivolgendosi al pubblico, e in particolare a tutte le persone che vogliono diventare famose, la cantante incita a lavorare sodo. Sicuramente una risposta a tutti i detrattori che non reputano la Spears un'artista di talento, quando lei, per diventare ciò che è ora, ha lavorato sodo e si è meritata ogni singolo risultato che ha raggiunto. 9
Perfume: prima ballad del disco e secondo singolo estratto. Ciò che rende speciale la canzone sono i bellissimi vocals di Britney e l'interpretazione particolarmente sentita (questa, come altre canzoni si riferiscono alla rottura con l'ex fidanzato Jason Trawick). La produzione, affidata a will.i.am, mischia effetti elettronici a violini e piano creando una ballad, scritta da Sia, non troppo scontata e banale. 7/8
It Should Be Easy (feat.will.i.am): entriamo con questa traccia in una serie di canzoni dal sound prettamente elettronico/EDM. In questo brano, in cui il tocco di will.i.am si sente già delle prime note, troviamo una Britney dalla voce robotica, pesantemente modificata, ma che, nel complesso, insieme alla base e ai versi di will non stona affatto, anzi ci sta molto bene. L'atmosfera creata è quasi surreale. 7
Tik Tik Boom (feat. T.I.): all'inizio delle sessioni di registrazione per questo album, le indiscrezioni che arrivarono parlavano di sound urban, e questa traccia è una delle poche superstiti. La canzone si apre con un intro che sembra il jingle di un videogioco, ma poi la produzione cambia sound. In questo brano si possono riassumere tre diverse Ere di Britney: la canzone sembra venir fuori da In The Zone, lavorata per Blackout e resa perfetta per Britney Jean. Il ritornello può risultare ripetitivo, ma ha un qualcosa che la rende assolutamente ipnotica. 8+
Body Ache: partenza EDM spinta dalle prime note, ma che poi si calma subito per lasciare il posto ad un piano e alla voce di Britney. Uptempo che ricicla il sound di Scream & Shout, il che la rende abbastanza scontata, però è molto piacevole il contrasto tra la produzione dai bassi pesanti e la voce dolce della Spears. I chorus sono sempre più lenti rispetto al resto della canzone, dando così movimento al brano che passa da momenti molto ritmati ad altri più rilassati. 7
Til It's Gone: si chiude la sequenza prettamente elettronica con questo brano che risulta come la naturale evoluzione del sound di Femme Fatale. Produzione fantastica, lyrics per nulla scontate che possono essere lette in chiave molto personale. La sequenza instrumental, decisamente potente, che segue il chorus richiama sound derivati dalla dance anni '90. Nei verses sentiamo dei bei vocals convinti e incisivi. La uptempo meglio riuscita dell'album. 8/9
Passenger: Brano prodotto da Diplo che utilizza molti sound e vari generi. L'intro è spettacolare: sound etnici orientaleggianti si fondono lentamente a beat elettronici fino a che non partono i vocals di Britney e la base diventa elettro/pop/rock. Ciò che lascia più stupiti sono i vocals di Britney, puliti, potenti, convinti e che raggiungono anche acuti che non sentivamo da lei da più di un decennio (e infatti aleggia lo spettro che non sia tutta farina del suo sacco). Il brano dà una sensazione fortissima di libertà, quella tanto agognata dalla cantante che dal 2007 è sotto la tutele giuridica del padre. 8.5
Chillin' With You (feat. Jamie Lynn): Brano interessante, anche solo per il featuring in cui figura la sorella minore di Britney. Jamie Lynn ha da poco lanciato la sua carriera da cantante (QUI per ascoltare il primo singolo) come artista country e in questo pezzo l'intro e le strofe presentano un sound molto vicino a questo mondo, per poi cambiare drasticamente nel chorus che diventa urban. La fusione delle due voci è perfetta, molto dolci entrambe e, aiutate dalla base soft, creano un'atmosfera calma e rilassata molto piacevole. 7+
Don't Cry: Ballad che chiude la standard edition. Caratteristici di questo pezzo i fischi stile film western che idealmente collegano la canzone a Criminal. Produzione per niente scontata e testo molto sentito, l'atmosfera è generalmente malinconica, vulnerabile, ma mostra anche una certa forza e voglia di voltare pagina. Ottima l'interpretazione. 8+
Brightest Morning Star: prima traccia delle bonus track. Ballad prodotta da Dr.Luke di una dolcezza infinita dedicata ai figli della popstar. Le strofe assomigliano molto ad una ninna nanna, poi nel pre-chorus e chorus esplode la produzione, l'interpretazione e l'emozione. Bellissima dichiarazione d'amore o, come in questo caso, a Dio. 7.5
Hold On Tight: slow/ballad, non ne avevamo da anni e Britney si è rifatta egregiamente con questo album. Produzione tra le migliori di questo album, alcuni sound ricordano molto alcuni in voga negli anni '80; vocals puliti che si fondono perfettamente con la base, creando uno dei brani più emozionanti e meglio riusciti del suo repertorio. 9
Now That I Found You: uptempo eurodance frizzante, ma che ricorda un mix di canzoni, tra cui David Guetta nelle strofe (Without You) e Avicii nel ritornello (Wake Me Up). Proprio dal dj svedese sono stati presi i sound country mischiati all'elettronica, aspetto che rende particolare questa canzone. A parte queste somiglianze, il brano è in ogni caso molto piacevole e allegro. 7.5

In conclusione Britney Jean si presenta come un album, come detto dalla stessa cantante, per i fans più affezionati (motivo probabile per la mancata promozione), decisamente personale (anche le tracce che apparentemente lo sembrano meno, rappresentano comunque una natura, un modo di essere di Britney), e in cui ci ha messo apparentemente impegno. Forse le produzioni non sono al livello del precedente disco, ma senza dubbio rappresenta un'ulteriore evoluzione di questa artista. 7/8

Nessun commento:

Posta un commento