Come terzo singolo estratto da The 20/20 Experience part 2 è stato scelto Not A Bad Thing.
Come è successo in precedenza con Mirrors, brano contenuto nella Part 1 del progetto, Justin ha deciso di puntare sulla canzone più pop del disco.
Not A Bad Thing è una midtempo/ballad la cui base è caratterizzata dal suono della chitarra, prodotta da JT, Timbaland e Harmon dal gusto molto 90s/2000s, in particolar modo si avvicina molto allo stile degli N'Sync, boy band nel quale è nato Justin. La canzone è una dedica di amore, dove il cantante promette di essere il ragazzo giusto, che sarà fedele e che rimarrà sempre al fianco della sua amata. I vocals sono piacevolissimi, molto soft, senza la pesantezza di troppi falsetti.
Ottima scelta come singolo, il sound più pop è in grado di fare presa su un vasto pubblico e in ogni caso, è una delle canzoni più belle contenute nel suo ultimo album.